Miglieruolo torna in libreria con due romanzi
di Giovanni Carbone (*) con due link alle musiche di «Thabula Rasa 1» e «Rhapsody in Blu». A seguire una noticina della “bottega”.
Cose buone, anzi, buonissime
Mauro Antonio Miglieruolo è un amico – ogni tanto si fa vedere anche da queste parti, su WP – con cui abbiamo condiviso musica e scrittura su un’importante rivista per un bel po’ di tempo, insieme a Daniele Barbieri, il terzo componente del trio. Poi le vicende dei “nostri quotidiani” ci hanno indotto ad occuparci d’altro.
Di recente ha pubblicato un paio di cose di cui volevo dare notizia. In genere faccio fatica a riportare ciò che scrivono gli amici, si rischia di avere una visione – per forza – condizionata da ragioni affettive. Nel caso di Mauro le cose sono diverse, ci siamo conosciuti sul campo, conosco i suoi lavori, vado sul sicuro, mi evito l’imbarazzo.
LINK ad Arvo Pärt – Tabula Rasa, I
https://youtu.be/vu1BcNeebMI
Intanto due o tre cose che so di lui:
Mauro Antonio Miglieruolo nasce come voce inquieta nel complesso mondo della fantascienza italiana dei primi anni Sessanta. È in quel periodo che i suoi racconti iniziano a circolare sulle riviste Galassia e Oltre il cielo, segnando l’ingresso di un autore destinato a lasciare un segno. La vera affermazione arriva nel 1972, quando pubblica «Come ladro di notte», un romanzo che cattura l’attenzione dei lettori e che continua a vivere nelle ristampe, fino a trovare posto nella prestigiosa collana Urania Collezione. Non è soltanto scrittore, è intellettuale militante, di impegno politico e sociale. Dal 1967 al 1980 aderisce alla Nuova Sinistra e poi al sindacato, da cui si allontana agli inizi degli anni Ottanta. La sua voce, tra immaginazione e realtà, è capace di cogliere l’oggi con lo sguardo verso un futuro distopico.
Dopo anni di silenzio, nel 2007, riappare sulla scena fantascientifica, come ospite al Premio Italia. Da quel momento torna a frequentare le manifestazioni pubbliche, portando con sé racconti che non lasciano indifferenti. «Circe» e «Oniricon», in particolare, diventano simboli della sua capacità di provocare e innovare, confermandolo come autore originale e capace di reggere il confronto con i grandi nomi internazionali. La sua scrittura si muove con libertà: dalle collane specializzate come «Futuro Europa» e «Nova SF*» alle pubblicazioni non strettamente fantascientifiche, come la collana Millelire di Stampa Alternativa, MC Microcomputer, Praxis, La Lettura Rizzoli, Contropotere e Alternative.
Nel catalogo della casa editrice Elara, all’interno della collana Narratori Europei di Science Fiction, appare l’antologia «Assurdo virtuale», che nel 2007 conquista il Premio Italia. È un’opera che raccoglie il romanzo omonimo e una selezione dei suoi racconti più significativi. Poco dopo, nel 2008, arriva un’altra antologia di rilievo: «La bottega dell’inquietudine», pubblicata da Edizioni della Vigna.
Negli anni più recenti Miglieruolo continua a scrivere e a riflettere sulla fantascienza. Con Edizioni Scudo pubblica il saggio «Il dilemma della fantascienza», che nel 2024 gli vale il Premio Vegetti per la saggistica, insieme a raccolte come «I racconti del Deus» e «Connessioni improbabili». E, quasi a sorpresa, aggiunge un romanzo “diverso e collaterale”: «L’uccisione di Robot», testimonianza della sua inesauribile voglia di sperimentare.
Così, la sua storia non è soltanto quella di un autore di fantascienza, ma di un intellettuale militante che attraversa epoche e battaglie culturali, lasciando dietro di sé un percorso fatto di parole, idee, visioni.

A proposito delle sue ultime cose:
GOLPE 2000 (Edizioni Scudo)
Roma non è più la città che conosciamo: è una metropoli futuribile, divisa in due mondi che si guardano con diffidenza. Da un lato le classi privilegiate, che muovono le pedine del potere come su una scacchiera, dall’altro i nuovi poveri, costretti a giocare le poche carte rimaste per sopravvivere. Le élite si contendono il dominio in una lotta sterile, guidata da capriccio e vanità, mentre la città osserva, immobile e ferita. In questo scenario incontriamo un senzatetto colto, custode di un sapere dimenticato, e una giovane donna segnata da cicatrici invisibili, portatrice di mille ferite che raccontano altrettante storie. Le loro vite, in modo inatteso, si intrecciano con quella di una donna potente e affascinante, figura magnetica che nasconde abissi di oscurità dietro il suo splendore.
Su tutto aleggia lo stile di Mauro Antonio Miglieruolo, vulcanico e sconvolgente, capace di trasformare Roma in un palcoscenico visionario. La città, che lui abita da una vita, diventa teatro di un racconto che vibra di tensione, bellezza e inquietudine, dove ogni parola è un frammento di futuro e ogni pagina un varco verso l’ignoto.
LA COGNIZIONE DEL DOLORE (Edizioni Tabula Fati)
La vita si rivela come una corsa a ostacoli, un percorso fatto di malattie, colpi di fortuna e imprevisti. Tutto piomba sulle persone sconvolgendone l’esistenza. A fare la differenza è la capacità, e soprattutto la volontà, di ciascuno di affrontare ciò che accade.
Alvino, protagonista di questa storia, è colpito da una malattia grave, inspiegabile e misteriosa. Di fronte a essa non oppone resistenza, non cerca cure, non tenta di combatterla con la ragione. Si lascia andare, rassegnato, come se la sua vita fosse ormai destinata a scivolare via senza che lui muova un dito per trattenerla.
Il suo rifugio diventa il sogno, la fantasia. Ma anche lì non trova pace, le visioni si trasformano spesso in incubi, le illusioni si confondono con l’equivoco, e la fuga si rivela fragile. La resa dei conti, inevitabile, lo attende comunque. E quando arriverà, Alvino perderà non solo il controllo della propria esistenza, ma anche la sua stessa umanità.
Chiudendosi nella solitudine, si incammina lungo un sentiero che lo conduce fuori dalla prigione mentale e materiale che lui stesso ha costruito. Prima di raggiungere l’uscita, però, deve affrontare un’ultima prova: attraversare i vasti territori dell’illusione. Solo allora si saprà se riuscirà a recuperare la sua dimensione più autentica, quella umana, e a ritrovare finalmente sé stesso.
Buone letture
LINK per ascoltare «Rhapsody In Blue»
https://youtu.be/VAuTouBhN5k
(*) Postato il 3 dicembre 2025 su chiedoaisassichenomevogliono
UNA NOTICINA DELLA “BOTTEGA”
Troverete, usando i Tag, molti racconti, articoli, «scordate» e invenzioni del nostro MAM (Mauro Antonio Miglieruolo) in “bottega”, fin dall’inizio. Di recente ci ha regalato una squisita serie di «Fiori» e pochi giorni fa ha iniziato Fantascienze: immagini per seminare: due puntate sinora ma continuerà. Ma siccome oggi è Marte-dì eccovi la solita minestrina per presentarci a chi passasse di qui per la prima volta.
Da qualche tempo è ripresa la “buona” abitudine del martedì. Con «di Marte si parte» in “bottega”- ogni martedì – almeno un articolo dalle parti della fantascienza (e/o del fantastico). Ci sarà… SCSP ovviamente, sigla che sta per «Salvo catastrofi sempre possibili». Si accettano, anzi si sollecitano, contributi e critiche, commenti e segnalazioni, al limite invio di libri agli/alle squattrinati/e “martediane/i” che siamo noi.
QUESTA RAPSODIA IN VIOLA VI OFFRE DUE IMMAGINI – scelte dalla redazione – FRA LE TANTE CHE “MAM” HA ASSEMBLATO PER LA SUA SERIE SUI FIORI e PER L’ALTRA, NON ANCORA CONCLUSA, CON IMMAGINI DI FANTASCIENZA … PER SEMINARE.





