Naufragi

di Francesco Masala

I morti singoli o a piccoli gruppi non conquistano la prima pagina dei giornali, ma una nave intera sì, diverse centinaia di morti, una mezza torre gemella.

Qualcuno avrà goduto, questa volta non pubblicamente, come le altre volte.

Frugando nel sito http://www.ellisisland.org, nel quale sono registrati gli ingressi, solo negli Usa – tralasciando dunque il Sudamerica – nell’isola di Ellis Island (per ricordare, o sapere, si può iniziare dal bel film di Emanuele Crialese «Nuovomondo», del 2006), fra il 1892 e il 1924, nei molti milioni di emigranti (allora avevano la e davanti) italiani risultano 399 Bossi, 128 Salvini, 196 Maroni.

Oggi i loro discendenti affonderebbero volentieri le navi in cui gli emigranti con il loro nome viaggiavano in terza classe o li rimanderebbero indietro, in Italia, a morire di fame, senza neanche perdere qualche minuto a parlarci. Oggi si accontentano di far morire o rimandare all’inferno qualcun altro, con cognomi e pelle diversa.

Ci sono anche 2613 Napolitano, 1705 Monti, 42 Letta, in quei registri, e come sempre, nelle parole di Fabrizio de Andrè, «lo Stato che fa, si costerna, s’indigna, s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità».

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

5 commenti

  • Grazie Francesco per rinverdire la memoria.

  • ricevo e posto
    STRAGE DEI MIGRANTI, IERI AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA HA MANIFESTATO DI FRONTE A MONTECITORIO PER CHIEDERE ALLE ISTITUZIONI ITALIANE: ‘OGGI PIANGETE, IERI DOV’ERAVATE’?

    Amnesty International Italia manifestera’ di fronte alla Camera dei deputati per chiedere a tutte le istituzioni italiane che hanno responsabilita’ nelle politiche sull’immigrazione, di sostituire le espressioni di sgomento con azioni concrete per garantire un viaggio sicuro a chi non puo’ fare altro che fuggire dal suo paese, piuttosto che investire energie politiche e risorse economiche per chiudere loro le frontiere.

    ‘Nel Mediterraneo non si muore per caso ne’ per fatalita’’ – ha dichiarato Amnesty International Italia. ‘Si muore per l’assenza di una politica di accoglienza vera per chi fugge da persecuzioni, conflitti, torture e altre violazioni dei diritti umani. Si muore perche’ in questi anni governi italiani di qualsiasi colore politico hanno fatto accordi con la Libia sulla pelle di migranti e rifugiati, promettendo al contempo di ‘fermare gli sbarchi dei clandestini’ al loro elettorato’.

    ‘Il lutto odierno pretende che si chieda come sia possibile che centinaia di persone muoiano sotto le coste italiane e se si stia facendo ogni sforzo per prevenire queste tragedie, garantendo la ricerca e il soccorso in mare’ – ha concluso Amnesty International Italia.

  • MARE CHIUSO in streaming gratuito (fino alle 24 di domenica 6 ottobre) per fermare il massacro dei migranti in mare.
    Il Mediterraneo inghiotte uomini, donne e bambini in fuga dall’orrore di guerre e persecuzioni. Il mare è il sicario. I mandanti sono i nostri governanti e le loro politiche di “accoglienza”, fatte di accordi segreti con dittatori, respingimenti, centri di identificazione ed espulsione e sacchi di plastica.
    ZaLab contribuisce a denunciare questo inaccettabile status quo mettendo in onda gratuitamente Mare Chiuso su Vimeo.
    Vi chiediamo di promuovere e diffondere questa iniziativa, firmando l’appello di Melting Pot per l’apertura di un canale umanitario per il diritto d’asilo europeo e diffondendo il documentario, perché più persone possibile vedano con i propri occhi che dietro a queste morti con c’è il caso, ma una deliberata e premeditata volontà dell’Italia e dell’intera Europa di calpestare i diritti e di negare il futuro di migliaia di perseguitati.
    il video rimarrà in visione dalla mezzanotte di oggi venerdì 4 ottobre fino alla mezzanotte di domenica 6 ottobre.
    Sarà possibile anche sostenere questa iniziativa e l’attività di ZaLab con una piccola donazione, cliccando il tasto TIP JAR su Vimeo. Il link sarà accessibile direttamente dalla pagina di Mare Chiuso.

  • La sera del 3 ottobre Raitre ha cambiato la sua programmazione per trasmettere il film TERRAFERMA di Crialese (il regista di NUOVO MONDO che Francesco Masala cita qui sopra).
    Bene e male.
    Mi spiego. Bene perchè è un buon film, coraggioso e importante; ed è giusto cambiare la programmazione per seguire, commentare, analizzare l’attualità: ci sono film che aiutano a capire molto meglio dei dibattiti, infarciti di retorica e reticenze, che quotidianamente Rai&Fininvest propinano.
    Male perchè la logica di Raitre è che questi film “scomodi” possono andare in onda solo a notte fonda e/o di fronte a tragedie; non è pensabile che siano nornalmente trasmessi. E ce ne sono molti (di film e documentari) che non passano comunque. Mai.

  • VI SEGNALO ANCHE QUESTO
    «Strage di migranti finalmente felici a Lampedusa» di Alessandro Ghebreigziabiher
    linkato qui sotto – nella colonna di destra – oppure in «Storie e Notizie» 983
    http://alessandroghebreigziabiher.blogspot.it/2013/10/strage-di-migranti-finalmente-felici.html#sthash.L212SIyg.dpuf

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *