Nuovi dati, vecchi schiavismi

di Marco Stefanelli (*)

Stefanelli-Dossier

Rosarno, Calabria. L’83 per cento dei braccianti stranieri impiegati nella raccolta di clementine e arance non ha un contratto. Vulture, Basilicata. Qui il 98% dei braccianti vive in baracche, casolari abbandonati, tendopoli. È questa la cruda realtà delle campagne italiane che fotografa nelle sue pagine il rapporto «Terraingiusta 2015» di Medici per i diritti umani (Medu).

Da circa due anni infatti Medu – in collaborazione con l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) e con il Laboratorio di teoria e pratica dei diritti (Ltpd) dell’Università Roma 3 – monitora le condizioni sanitarie, di vita e lavoro dei braccianti stranieri impiegati in agricoltura nelle campagne italiane. I dati riportati nel rapporto dipingono un panorama agricolo nazionale non solo drammaticamente immutato rispetto agli anni passati, ma se possibile addirittura peggiorato a causa di legislazioni di tutela inefficaci (vedi la “legge Rosarno”) e di progetti di riforma territoriali (come il progetto “Capo Free Ghetto Off” della Regione Puglia) mediaticamente attraenti ma concretamente sviliti e inapplicati.

È in questo desolato campo di battaglia che si fa strada la proposta, avanzata da singoli e associazioni, della “normalizzazione” del caporale: figura disprezzata da media e sindacati, ma ingranaggio cruciale di una macchina perversa di sfruttamento che vede al suo vertice le multinazionali della trasformazione e della distribuzione dei prodotti agroalimentari.

A questi temi è dedicata l’ultima puntata di Passpartù, radiotrasmissione settimanale di Amisnet. Ospiti della puntata: Alberto Barbieri, coordinatore generale di Medu; Giulia Bari, Coordinatrice progetto “Terra Giusta”; Laura Del Matto, medico; Enrica Rigo, giurista e docente dell’Università Roma 3. Per ascoltare la trasmissione cliccare qui.

«Passpartù» è trasmesso da:

– Radio Onde Furlane (Udine e Gorizia, 90.0) sabato ore 11
– Radio Fragola (Trieste 104.5 – 104.8) domenica 10.40
– Radio Onda d’urto (Brescia, Cremona, Piacenza, 99.6) sabato 9.30
– Radio Beckwith (Torino) sabato alle 8; in replica martedì ore 7
– Radio Flash (Torino 97.6) venerdì ore 15 (in replica venerdì alle 20)
– Radio Città Fujiko (Bologna, 103.1) sabato alle 8
– Radio Kairos (Bologna, 105.85) domenica ore 18.00 (in replica giovedì alle 15)
– Radio Città Aperta (Roma, 88.9) sabato ore 11
– Basilicata Radio 2 (Potenza 106.6, Matera e Taranto 93.8) venerdì 20.35
– Radio Dirittozero (Web) martedì alle 20
– Radio ROARR (Web) mercoledì 18.30
– Radio Sonar (Web) mercoledì 15.30

(*) Testo ripreso da «Comune info». Oggi la “bottega” dalle 7 in poi ospita solo post legati alla guerra (non dichiarata) dell’Occidente a migranti e profughi. Chiediamo a chi ci legge di aiutarci prossimamente ad approfondire i temi che affrontiamo oggi; anche raccontando le storie di chi viene accolto e di chi viene respinto, di chi è dalla parte dei migranti e dei profughi e per questo viene “intimidito”(esemplare la vicenda di Radio Onda D’urto a Brescia), di chi nelle istituzioni alimenta il razzismo dei fascioleghisti ma anche le voci di molte/i che si oppongono a ogni razzismo e fascismo.

Redazione
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