PFAS-SOLVAY: veleni e silenzi

Manifestazione il 23 giugno ad Alessandria

Un dossier ripreso da www.rete-ambientalista.it

Manifestazione anti pfas Solvay ad Alessandria.

23 giugno 2020 davanti alla Provincia (vedi manifesto).

 

Rinvenuti Pfas oltre 50 Km dall’impianto.

Il ritrovamento di C6O4 a Montecastello (vedi foto) dimostra che bisogna ampliare l’area di monitoraggio sia del suolo che delle acque, come illustra  lo studio scientifico allegato. La dispersione del cancerogeno, persistente e bioaccumulabile, avviene non solo nelle acque ma anche in atmosfera, a grandi distanze. Dunque l’attuale monitoraggio è assolutamente insufficiente.

Il Pfas C6O4 della Solvay: dal Bormida al Tanaro fino all’acquedotto di Montecastello.

Il pfas era già stato analizzato nella falde attorno allo stabilimento di Spinetta Marengo. Il Comune di Montecastello è addirittura ad una decina di chilometri dal sobborgo di Alessandria: il sindaco, invece di provvedere alle analisi ai rubinetti, ha chiuso l’acquedotto con un ritardo di nove mesi. L’omertà dell’Arpa: il sindaco è addirittura ispettore Spresal. Giornalismo embedded (allegato). Solvay replica che ha licenza legale di inquinare.

Le bugie di un’Arpa con le gambe corte.

Ai giornali (allegato) il  direttore dell’Arpa (in foto) cercava di difendere sè e Solvay raccontando  “non abbiamo riscontrato la presenza di perfluorati nelle acque potabili degli acquedotti”. Ometteva di dire che però il C6O4 l’aveva rinvenuto nella falde attorno allo stabilimento di Spinetta Marengo. Soprattutto nascondeva che l’aveva trovato nell’acquedotto di Montecastello! addirittura a  ottobre 2019! e senza intervenire! fino a quando il sindaco l’ha chiuso a giugno 2020!

Solvay, senza il pfas C6O4 chiudi la fabbrica?

Movimento di lotta per la salute Maccacaro: “Si sono i giornalisti  dimenticati i titoloni anni ‘90 sulle schiume Pfoa nel Bormida che Lino Balza denunciava non misteriose bensì made in Montedison? E i volantini CGIL del 2002 che incriminavano il Pfoa? E i nostri video dello scarico nel fiume? E i nostri esposti in procura,  la campagna nazionale 2008 per l’eliminazione del Pfoa e l’allarme del sostituto C6O4? E gli esposti per l’avvelenamento del sangue dei lavoratori Solvay e degli alessandrini? E quanto abbiamo continuato a martellare sul Pfoa/C6O4 (235 articoli anche internazionali sul Sito e in Lista a 26mila utenti)  anche dopo che l’Arpa si è dimenticata di farlo inserire nel famigerato Processo? E che il Veneto sta affrontando la tragedia ecosanitaria Pfoa che il Piemonte finge di non sapere?

Chi ha solida memoria è invece Solvay, ma conta sulla storica complicità di Sindacati Provincia  Comune Arpa Asl Regione Magistratura Giornali per tornare alla carica in ‘Conferenza dei servizi’ (23 giugno 2020) a chiedere l’autorizzazione AIA per estensione e uso del Pfas cC6O4: essenziale per la sopravvivenza dello stabilimento di Spinetta Marengo. Se fosse vero, sarebbe bene chiuderlo. Però non è vero: anche l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri ha individuato una ventina di composti che possono essere utilizzati in sostituzione dei famigerati Pfas (ma non ha considerato il costo).” Continua.

Legambiente lancia un’iniziativa nazionale contro l’inquinamento industriale dei fiumi.

Nel dossier (allegato) gli  approfondimenti sui casi d’inquinamento da PFAS: quello della provincia d’Alessandria, dove è in fase di autorizzazione un progetto che prevede ulteriore utilizzo del cC604 dagli effetti dannosi in un’area in cui l’eccesso di ricoveri e di mortalità è segnalato da anni; e quello del Veneto dove l’inquinamento  è storicamente dovuto allo scarico di un’industria chimica e interessa le province di Vicenza, Verona e Padova, minacciando la salute di 300 mila persone.

 

Esiste il reato di omesso ripristino ambientale. Ma non per Solvay.

Vale per le parti civili al processo Pfas contro Miteni di Trissino (allegato). Vale per la Regione Veneto che si costituisce parte civile nello stesso processo (allegato).  Non vale per Solvay che sui giornali compiacenti  spaccia per bonifica la balla infinita delle barriere idrauliche (allegato), smentite  non solo da Legambiente (allegato) ma perfino dal direttore Arpa Alberto Maffiotti: allegato il video su Rai3.

 

In “bottega” abbiamo spesso parlato di PFAS. Tra gli ultimi post vedi: PFAS: Trump contro la proposta di legge per ridurre…, Processo PFAS di Vicenza e Pfas, il veleno nel sangue

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • «Vivere con i veleni della Solvay»: così l’inchiesta (due pagine) di Marina Forti da oggi in edicola con il settimanale «L’Essenziale».
    Il sottotitolo spiega: «a Spinetta Marengo, una frazione di Alessandria che sorge attorno a uno stabilimento chimico, ci si ammala più che nel resto della città. Eppure l’azienda è stata autorizzata a produrre altre sostanze dannose per la salute». Mentre il silenzio continua a coprire da anni queste infamie, noi – con pochi altri blog e quasi zero “grandi testate” – in “bottega” abbiamo spesso scritto di Solvay e di PFAS. Se vi può essere utile rintracciare i nostri articoli (con molti link) usate i TAG; e ovviamente dateci una mano a continuare questa informazione, faticosa quanto necessaria, ma anche a far girare le notizie che tanti altri oscurano e/o raccontano a rovescio.

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