Piccola, grande vittoria dei Lakota…

contro «il serpente nero»

Finalmente una buona notizia. Dopo quattro anni di lotte dei nativi americani (ma sostenuti da un più ampio fronte internazionale) il tribunale federale di Washington ha definitivamente bocciato Dapl ovvero l’oleodotto Dakota Access Pipeline.

Se ne riparlerà forse fra qualche anno ma dopo «una revisione ambientale complessiva».

Queste le prime notizie. Ci torneremo sopra, prima possibile. Intanto eccovi un link al post (molto ben fatto) di Alessio Vissani:

https://leganerd.com/2020/04/04/tribunale-blocca-loleodotto-vittoria-per-i-lakota-sioux/ 

In “bottega” abbiamo scritto molte volte sulla mobilitazione contro il “serpente nero”. Confronta tra gli altri: Un milione di barili al giorno (del 19 febbraio 2020) e prima Cos’è rimasto della protesta a Standing Rock? , DAPL: il giudice federale blocca il gasdotto Keystone XL e…, Donne di Standing Rock: lavorare insieme come esseri umani, condividere il pianeta e il futuro, Un appello dal Nord Dakota, Sioux, banche e acqua, Resistere a Standing Rock,Trump vuole l’oleodotto. Intesa Sanpaolo lo finanzia. E tu da che parte stai?, La rivolta dei Lakota Sioux contro «il serpente nero»

Ovviamente ci sono altre lotte dei popoli nativi contro l’avvelenamento sistematico delle loro terre (e di tutto il pianeta): fra le più recenti la resistenza degli indigeni Wet’suwet’en contro un mega gasdotto; vedi Marco Cinque: Resistenza nativa in Canada (13 marzo).

 

 

Redazione
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