Qatar 2022: aggiornamenti / 3
Umberto Franchi e Jacobin Italia sui mondiali della vergogna: 64 partite da giocare sulla pelle di 6500 morti
QATAR : LA COPPA DEI MONDIALI ASSASSINI VOLUTI DAL CAPITALISMO CORROTTO E CORRUTTORE
di Umberto Franchi
Nel 2010 Doha si è vista aggiudicare l’organizzazione dei Mondiali di calcio: la Fifa assegnò la coppa al Qatar attraverso una colossale corruzione svelata successivamente da “France Football” che vide tra i diversi corrotti (a opera del Principe ereditario del Qatar Tamin bin Hamad al-Thani) anche l’allora presidente della Uefa Michel Platini e l’ex Presidente francese Nicolas Sarkozy.
Il Qatar ha una popolazione di circa 2 milioni di abitanti, arricchita negli ultimi 70 con la scoperta immensa del petrolio con altri due milioni di migranti soprattutto asiatici e africani. Esso è governato da un sultanato della famiglia Al-Thani, dove i diritti civili e sociali sono negati: le donne devono ottenere il consenso dal maschio per qualsiasi cosa e gli omossessuali sono incarcerati
GLI STADI DEI MONDIALI SONO STATI COSTRUITI CON IL SANGUE DEI LAVORATORI
Al migrante che entra in Qatar viene fatto firmare un contratto capestro con una paga di circa 350 euro mensili e un orario di lavoro che nei mesi estivi è di 10 ore giornaliere (anche a 45 gradi centigradi). Il datore di lavoro sequestra il passaporto e lo riconsegna alla fine del contratto.
Da un’indagine svolta sui lavoratori provenienti da 5 Paesi (India, Bangladesh, Sri Lanka, Pakistan, Nepal) nella costruzione degli stadi nel priodo 2010-2020 sarebbero morti 6500 lavoratori… ma la cifra è per difetto perché non sono stati conteggiati i lavoratori provenienti dal Kenia e dalla Filippine, nonché i morti del 21-22. L’Autorità Mondiale per la Pianificazione e le Statistiche ha pubblicato dati che vedono (tra il 2010 ed il 2019) 15mila lavoratori stranieri le cui cause dei decessi non sono indicate dall’autorità del Qatar; solo per il 28% di loro è stato indicato un infarto contro il 3% in media dei cittadini del Qatar.
La cosa ancor più grave è che a seguito delle morti per incidenti sul lavoro i familiari delle vittime non possono chiedere nemmeno il risarcimento del danno in quanto la caduta da un ponteggio … viene considerata morte naturale. Quindi nessun familiare, in base alla legge infame di quel Paese, può essere risarcito.
LA FIFA HA LA RESPONSABILITA’ MASSIMA DEI MONDIALI DEL 2022 e dovrebbe chiedere il risarcimento per i morti sul lavoro ma anche per gli sfruttati come schiavi, ponendo un rimedio o almeno un limite al super-sfruttamento e alla negazione di ogni diritto sociale e civile… Non viene fatto perché conta solo il business che frutterà circa sei miliardi di euro… Ciò non potrebbe avvenire se non ci fosse la complicità di tutti i Paesi ed i governi che partecipano ai Campionati del Mondo.
L’Italia non si salva: ha interessi milionari in quell’area e l’unico fatto positivo è la non partecipazione della squadra di calcio italiana ai mondiali del Qatar, ma ciò è accaduto per eliinazione nelle qualificazioni non certo per una scelta etica.
VEDI ANCHE QUESTI ARTICOLI DI JACOBIN-ITALIA:
jacobinitalia.it/lorizzonte-dei-grandi-eventi/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=Qatar-2022
jacobinitalia.it/boicottare-i-mega-eventi/? utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=Qatar-2022
Da quando la FIFA ha assegnato al Qatar i mondiali almeno 6500 lavoratori sono morti mentre costruivano le infrastrutture per le gare.
In Qatar i diritti umani sono quotidianamente calpestati. Ma il Qatar è così schifosamente ricco che i grandi media italiani (schifosamente servi) vedono solo tiri, parate, gol. Problemi? Sangue? Giustizia? Dignità umana?
Lo spettacolo a ogni costo.
Questo piccolo blog ha scelto di stare contro ogni fascismo e questi Mondiali ne sono parte. Abbiamo scritto Boicottare (ogni giorno) i mondiali di calcio in Qatar e così faremo fino al 18 dicembre.