Salvo (di Pabuda)
ora sei in ballo:
amico,
m’hai promesso
un tango.
cosa stai dicendo?
ti tiri indietro adesso
così di punto in bianco?
tutt’a un tratto temi
il mio lato strambo?
sollevami la benda
e guarda l’occhio destro:
lo so, che manca:
è solo un grumo bianco.
ma non aver paura,
è come un sole spento.
vediamo
chi ha più fegato:
ripetimi che hai detto
e se non capisco
spiegalo!
se sono io che sbaglio,
per stavolta, amico mio,
sei salvo.
NOTA:
per quanto sia assurdo cercare di spiegare una poesia o il testo d’una canzone, forse, in questo caso, è bene dare un riferimento e ricordare che in origine il tango era una danza per soli uomini; si dice anche fosse particolarmente diffusa tra i carcerati. Perché a Pabuda sia venuta in mente questa storia proprio adesso è un’altra faccenda e, in un certo senso, sono affari suoi
…Indubbiamente sono affari suoi.