Amazzonia: la periferia della periferia

di Alberto Acosta (*) Dal punto di vista pratico, in termini di ricerca di sviluppo, i paesi che si affacciano sull’Amazzonia hanno trattato quella regione come la loro periferia, ci ha spesso ricordato Carlos Walter Porto-Gonçalves, grande maestro e instancabile compagno di lotta. L’Amazzonia è una sorta di enorme territorio di sacrificio. Da lì si ottengono risorse per finanziare le

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Distruttori del Pianeta

Come i piani di estrazione di petrolio e gas di 20 paesi rischiano di bloccarci nel caos climatico. di Oil Change International (*) Quella che segue è la sintesi dei risultati del nuovo rapporto di Oil Change International, intitolato “Distruttori del Pianeta: come i piani di estrazione di petrolio e gas di 20 paesi rischiano di bloccarci nel caos climatico”.

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Presidenziali Ecuador: vince il neoliberismo

Esponente della destra e miliardario, Noboa, 35 anni, è il più giovane presidente nella storia del paese. di David Lifodi L’unica notizia positiva del ballottaggio presidenziale del 15 ottobre, in Ecuador, è che il nuovo presidente Daniel Noboa resterà in carica soltanto fino al 2025, il tempo necessario per portare a termine il mandato interrotto volontariamente dal suo predecessore Guillermo

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ORS, la multinazionale della detenzione amministrativa…

… sbarca in Italia. di Marika Ikonomu, Alessandro Leone, Simone Manda (*) Con alle spalle denunce di malagestione, la multinazionale  arriva in Italia nel 2018 vincendo i primi appalti da società inattiva. Al suo interno, ex politici e imprenditori contribuiscono al suo ruolo come leader nel settore dell’accoglienza. Oggi gestisce il Cpr di Roma, dopo la chiusura di quello di

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L’umiliazione genera mostri

di Franco Berardi Bifo (*) Io so benissimo che Hamas è un’organizzazione islamista sostenuta dai massacratori iraniani. So benissimo che la loro ideologia è fondata sulla violenza e sulla vendetta. Ma so anche che la vendetta è tutto quel che rimane a chi è oggetto di violenza e di umiliazione sistematica. Chi vive sotto la minaccia costante, chi ha subito

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Dal “Commodities Consensus” al “Decarbonization Consensus”/2

di Breno Bringel, Maristella Svampa Continua da qui. Continuità e rotture tra i tre “consensus” capitalisti Se durante la Guerra Fredda l’immaginario geopolitico egemonico parlava di un mondo bipolare, diviso in due blocchi ideologicamente polarizzati, a partire dalla caduta del Muro di Berlino ha cominciato a forgiarsi un immaginario geopolitico egemonico basato su consensi capitalisti globali. Se osserviamo il “Decarbonization

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Palestina: Cos’è la “Zona di tiro 918” …

… e come Israele la usa per accaparrarsi altra terra palestinese. di Mustafa Fetouri (*) Le zone di tiro israeliane sono solitamente aree militari chiuse, riservate esclusivamente a scopi di addestramento militare. Sono sparse in tutta la Cisgiordania occupata e comprendono molti piccoli e sparsi villaggi palestinesi di comunità per lo più beduine. L’idea di creare delle “zone di tiro”

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