Dal “Commodities Consensus” al “Decarbonization Consensus” / 1

di Breno Bringel, Maristella Svampa (*) Viviamo in un momento decisivo, caratterizzato da un elevato livello di fragilità e incertezza di fronte all’emergenza climatica e ai molteplici rischi globali e possibili risvolti futuri. La narrativa di stabilità, governabilità nazionale e governance globale creata negli ultimi decenni da attori egemonici si è sbriciolata: prima con la crisi del 2008 e poi

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Il Vajont e quell’idea corrotta di potere

A sessant’anni dalla tragedia, lo sfruttamento dei territori si nasconde ancora dietro la retorica dell’interesse pubblico”. Siamo cambiati? di Paolo Pileri (*) Sono passati sessant’anni dalla tragedia del Vajont del 9 ottobre 1963. “Resterà un monumento a vergogna perenne della scienza e della politica. Un connubio che legava strettissimamente […] quasi tutti gli accademici illustri al potere economico. Che a

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Ponte sullo Stretto: canti, conti e…

…. e cazzate di Webuild & C. di Antonio Mazzeo (*) Il Ponte sullo Stretto “opera vetrina dell’ingegneria italiana nel mondo”. E’ la definizione utilizzata dal colosso delle costruzioni Webuild nel comunicato stampa in cui si annuncia la “consegna della documentazione di aggiornamento del progetto definitivo” alla Società Stretto di Messina Spa. In attesa di conoscere tutti gli “aggiornamenti” previsti

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Troppi errori del governo Meloni sul fisco

di Paolo Andruccioli (*) In un e-book edito da Sbilanciamoci (scaricabile gratuitamente) un gruppo di economisti spiega i rischi della flat tax e del ritorno ai condoni agli evasori, come quello sui registratori di cassa, dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. E le proposte alternative della Campagna Tax The Rich. Sul fisco il governo Meloni sbaglia tutto. Invece di affrontare l’emergenza

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Armeni: il «giardino nero» del Caucaso

di Sabato Angieri (*). A seguire una nota della “bottega”.   I racconti degli abusi e delle violenze subite dai civili armeni del Nagorno- Karabakh. Tra le migliaia di persone in fuga dall’enclave indipendentista dell’Artsakh. Gli azeri sostengono di aver colpito solo obiettivi militari. *** Le testimonianze dei profughi dicono altro: «A Martakert una donna ha salvato i suoi 4

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