Maggio 1978: la mafia uccide Peppino Impastato, la stampa mainstream pure

La lotta continua di Peppino Impastato di Michelangelo Ingrassia (*) Nei giorni che seguirono, soprattutto tra il 10 e l’11 maggio 1978, Peppino Impastato fu ammazzato per la seconda volta e scaraventato negli spazi più angusti delle pagine interne della grande stampa nazionale. Le prime pagine furono tutte a piene colonne per il finale del dramma Moro. Non furono, tuttavia,

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Laura Conti: «era e andava dovunque ci fosse da…

… diffondere conoscenze, da incoraggiare» di Barbara Bonomi Romagnoli e Marina Turi Poco dopo l’elezione a Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in una delle prime uscite pubbliche affermò: «Ricordo in Italia le battaglie ambientaliste di Laura Conti, medico, partigiana e deputata, che si distinse particolarmente nel denunciare le responsabilità politiche e imprenditoriali dopo il disastro di Seveso». Ma chissà quante

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A cinquant’anni dall’autunno caldo

di Franco Astengo 68-69, SINDACALISMO, SOCIETA’ ITALIANA Il ’68 italiano è stato molto diverso da quello europeo e mondiale: l’originalità fu dovuta da quello che, all’epoca, con una certa enfasi abbiamo definito come l’incontro tra operai e studenti “uniti nella lotta” che in quel tempo aveva portato all’apertura di un vero e proprio ciclo politico prolungato nel tempo. In questa

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