«Vipera»: dissenso, Ungheria e stato di diritto

di Alessandro Simoni Riflessioni a partire dal libro di Ilaria Salis (Feltrinelli, 2025)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
di Alessandro Simoni Riflessioni a partire dal libro di Ilaria Salis (Feltrinelli, 2025)
Continua a leggeredi Luca Tancredi Barone (*) L’idea di una tessera unica per i trasporti pubblci si affaccia in Spagna dopo Germania, Austria, Ungheria, Svizzera…
Continua a leggereLa donna rimarrà nel carcere di Budapest e continua, da oltre un anno, a scontare una pena senza condanna, con tanti saluti alla presunzione di innocenza. La prossima udienza sarà il 24 maggio e, di fronte al silenzio del governo italiano, è necessario che la società civile tenga alta l’attenzione. di Massimo Congiu (*)
Continua a leggereDi ritorno da Budapest dove è andato con una folta delegazione italiana, l’autore racconta l’atmosfera nella capitale ungherese, la sentenza che conferma il carcere per la militante italiana, l’incontro con la famiglia e le realtà che sostengono Salis. E soprattutto, di quanto questa vicenda riguardi anche l’Italia e un suo possibile futuro. di Mattia Tombolini (*)
Continua a leggereCampagna di solidarietà a sostegno delle spese legali di Mario Di Vito (*)
Continua a leggere…Io grano, tu grani, lei… grane di Benigno Moi Assodato che le vignette non vanno spiegate… ma sono un sasso buttato come spunto di riflessione, per ogni vignetta almeno un link
Continua a leggerePer la militante antifascista detenuta da quasi un anno, a Budapest, in una prigione di massima sicurezza in condizioni a dir poco disumane, si continuano a mobilitare i comitati per la sua liberazione. di Iacopo Smeriglio (*)
Continua a leggere…ErdogaN, PutiN. Tutta colpa della N?* di Benigno Moi Assodato che le vignette non vanno spiegate… ma sono un sasso buttato come spunto di riflessione, per ogni vignetta almeno un link
Continua a leggereNon è più tempo degli appelli, bisogna liberarla subito. Radio Onda d’Urto ha intervistato Eugenio Losco, legale di Ilaria Salis (*)
Continua a leggere… in carcere in Ungheria da dieci mesi. E l’Italia sta in silenzio. Rinchiusa nel carcere di massima sicurezza di Budapest. 39 anni, antifascista milanese, di professione maestra alle elementari, denuncia condizioni detentive disumane. Topi e scarafaggi in cella, cibo scarso, meno di 3 metri e mezzo di spazio vitale a disposizione, l’umiliazione di essere trascinata alle udienze «legata e
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