Ilaria Salis, colpevole fino a prova contraria?

La donna rimarrà nel carcere di Budapest e continua, da oltre un anno, a scontare una pena senza condanna, con tanti saluti alla presunzione di innocenza. La prossima udienza sarà il 24 maggio e, di fronte al silenzio del governo italiano, è necessario che la società civile tenga alta l’attenzione.

di Massimo Congiu (*)

Disegno di Gianluca Costantini per il Comitato Ilaria Salis

 

Lo scorso 28 marzo Ilaria Salis è ricomparsa in tribunale a Budapest, di nuovo con le catene della vergogna ai polsi e alle caviglie, di nuovo tenuta al guinzaglio. Tutto come a fine gennaio, tutto secondo uno schema che interpreta la giustizia non come fattore di ricomposizione sociale ma unicamente come dispensatrice di pene, meglio se esemplari, di mortificazione e offesa della persona.


Le sono stati negati i domiciliari in quanto viene considerata dalla corte persona pericolosa, ancora in grado di minacciare l’ordine pubblico. In più, secondo l’accusa, la permanenza in carcere aiuterà Salis a riflettere sul suo reato. Reato di cui non ci sono ancora le prove, e malgrado tutto, la giovane sta già scontando una condanna; è in carcere da oltre un anno perché secondo la giustizia ungherese è senza dubbio colpevole. È di questo parere il governo di Budapest; tanto che il ministro degli Esteri Péter Szijjártó, sempre prodigo di dichiarazioni tempestive, sempre “sul pezzo”, come si usa dire, ha di recente affermato che Salis, “presentata come una martire in Italia, è arrivata in Ungheria con un piano chiaro per attaccare persone innocenti per le strade come parte di un’organizzazione di sinistra radicale”. Il capo della diplomazia danubiana, quindi, ha emesso un verdetto pieno di certezze con tanti saluti alla presunzione di innocenza. Il medesimo ha auspicato, per questo, una sentenza esemplare per la donna che, va ripetuto, sta già scontando una condanna sempre con buona pace di qualsiasi ipotesi di garantismo.

(*) Leggi l’articolo completo su Micromega: https://www.micromega.net/ilaria-salis-colpevole-fino-a-prova-contraria/

Leggi anche: Tutte le colpe di Ilaria (di Alessandro Ghebreigziabiher)

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