tre piccoli grandi film da recuperare

di Ismaele (*)

questi tre film sono stati in sala, quando ci sono arrivati, troppo poco, solo “Miele” ha avuto una diffusione più ampia, ma non di molto.

si critica troppo spesso il cinema italiano, ma alcuni fra i film più belli non ce li fanno vedere.

ma non è mai troppo tardi, diceva il maestro Alberto Manzi.

Miele – Valeria Golino

qualunque sia quello che pensi prima, il film ti stupisce, non è ideologico, prima di tutto, non ci sono buoni e cattivi, solo persone, ognuna con la sua storia.
i due protagonisti sono bravissimi, Jasmine Trinca diventa più brava ad ogni film, Carlo Cecchi è perfetto.
tra i due nasce un rapporto ruvido eppure non freddo, ciascuno ha qualcosa che manca all’altro, e le ultime azioni di Guglielmi sono una forma di rispetto per Irene, l’ho vista così, e il bellissimo sorriso finale di Jasmine Trinca sembra salutarlo e ringraziarlo.
un’opera prima imperdibile.

http://markx7.blogspot.it/2013/05/miele-valeria-golino.html

La pivellina (Non è ancora domani) – Tizza Covi, Rainer Frimmel

Uno di quei film che fa ricordare, e forse capire, la frase di Bukowski, “solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare”.
Racconta di una vita difficile, di gente che non sa chiudere la porta a chi ha più bisogno, di persone che sono i figli e i nipoti delle persone dei film sceneggiati da Zavattini, con cuore e anima. Non ci sono scuse per non vedere questo gioiello.

Salvo – Fabio Grassadonia e Antonio Piazza

il cortometraggio di esordio di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, nel 2009, era “Rita”.
l’ho visto su Arte, in rete non si trova, lì la protagonista è Rita, una bambina cieca.
“Salvo” sembra il proseguimento, Rita è cresciuta, vive nel mondo dell’oscurità, Salvo fa il killer e il latitante, si incontrano e non si lasciano più.
non c’è molto altro, ma c’è tutto, c’è la durezza di esser cieca, quella di avere un ruolo al quale non si può fuggire, se ci provi sei finito, mi piace pensare che Rita sia riuscita a salvarsi, lontano.
bravissimi Rita e Salvo (figlio del grande Mohammed Bakri), e bravissimo Luigi Lo Cascio, in un ruolo piccolo e prezioso.
cercatelo, un film da non perdere.

http://markx7.blogspot.it/2013/07/salvo-fabio-grassadonia-e-antonio-piazza.html

(*) Trovate questo appuntamento in blog ogni lunedì e giovedì sera: di solito il lunedì film “in sala” e il giovedì quelli da recuperare. Ismaele si presenta così: «Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte” (François Truffaut). Siccome andare al cinema deve essere piacere vado a vedere solo quei film che penso mi interessino (ognuno ha i suoi pregiudizi). Ne scriverò e mi potrete dire se siete d’accordo o no con quello che scrivo; ognuno vede solo una parte, mai tutto, nessuno è perfetto. Ci saranno anche film inediti, ma bellissimi, film dimenticati, corti. Non parlerò mai di cose che non mi interessano o non mi sono piaciute, promesso; la vita è breve non perdiamo tempo con le cose che non ci dicono niente» (db)

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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