Quante storie

care e cari,
sulla rivista "Carta"c'è uno speciale sulla Fantastoria.Ne scrivo anch'io e qui sotto riporto
 il mio pezzullo...m
... a se il tema vi interessa correte in edicola a comprare Carta 
(solo 3 eurini).
Articoli di Pierluigi Sullo e Alessandro Casellato.
Le vecchie, splendide illustrazioni di Karel Thole.

Chi ha buona memoria storica ricorda la vittoriosa guerra dell’Argentina 
contro gli arroganti inglesi nel 1982 per riprendersi le isole Malvine. Non
date retta alle balle che circolano in questi giorni secondo cui sarebbe stata
la  Thatcher a spuntarla.

Andando più indietro nel tempo rammenterete che Stalin si salvò dal bombardamento atomico, guidò la guerriglia russa contro gli «americani», venne ucciso nel 1963. Le bombe nucleari caddero anche su Kinshasa mentre Joyce fu impiccato. Sotto il quarto Reich, Dubcek guidò la guerriglia in Cecoslovacchia mentre Lin Piao ne combinò di ogni e Mao sparì. E chissà cosa c’era in quel certo disco volante caduto a Roswell.

Può darsi che nel cosiddetto mondo reale dove voi state vivendo – o credete di vivere, illusi – sia andata in un’altra maniera ma qui, negli universi della fantascienza, vi assicuro che accade così. La vera Argentina che piegò gli inglesi è nel romanzo «Dalle mie ceneri» di Giampietro Stocco. Il complicato mondo dove Stalin campò 10 anni in più rispetto al vostro è nelle pagine di «Human Front», appena tradotto, di Ken Macleod: non per caso vincitore al Sidewise Award dedicato alle opere di storia alternativa. Se volete sapere di più basta navigare qui oppure  su www.carta.or alla sezione Ozio, rubrica Futuri.

Aggirarsi invece nei meandri dell’ucronia [questo il termine tecnico] o “fantastoria” richiede ago, filo, pazienza, mappe inedite e clessidre insolite.

L’ucronia confina con la fantascienza e in particolare con gli universi paralleli ma talvolta si incrocia con le macchine del tempo [sempre che possano andare all’indietro, cosa su cui Einstein e Wells litigarono più di una volta all’osteria]. A ogni modo chi ama le etichette lo considera un genere a sé. Negli ultimi tempi la fantastoria ha tracimato forse perché quella più quotidiana è come la scaletta di un pollaio: corta e piena di merda.

Di che si tratta? Siete proprio ignoranti eh? Allora i più classici «che cosa sarebbe successo se» rimandano ai nazisti che vincono la guerra, a Napoleone trionfatore a Waterloo, all’impero romano mai caduto. Ovviamente potrebbe anche essere che nel 1946 la monarchia barando abbia vinto il referendum in Italia e dunque oggi Filiberto sia re.

Uno dei precursori di questo genere cioè Pavana di Keith Roberts [uscito nel 1970] si annunciava così: «Supponiamo che Elisabetta I sia stata assassinata nel 1588» e che la Grande Armada abbia vinto. Se non vi fate fregare dalle etichette troppo rigide, il più straordinario esempio resta La svastica sul sole di Philip Dick ma, si sa, Dick trasformava tutto in oro&pazzia. Gli appassionati di science fiction rammenteranno al volo Anniversario fatale di Moore, La società del tempo di Brunner… magari anche il meno noto il tremendo Caccia alta di Sarban che volendo si potrebbe far rientrare in questo barattolo.

Oggi va di moda un filone di pastiche vittoriani, steampunk e dintorni: in
letteratura ma anche nel fumetto di qualità.
«Di sicuro – nota Salvatore Proietti – c’è una trasformazione con l'ucronia
che diventa un elemento fra gli altri. Anche nella fantasy. Il capolavoro
degli ultimi anni è Gli anni del riso e del sal  del 2002 di Kim Stanley
Robinson ma se ne sono accorti in pochi. Il più prolifico ovviamente
resta Harry Turtledove».
Andrea Bernagozzi, autore del piacevolissimo La fantascienza a test ha
risposto così, nei canonici 30 secondi: «Il vecchio Norman Spinrad,
Turtledove, un insospettabile Philip Roth [nel 2004]. Poi l’italiano
Lanfranco Fabiani che ha vinto un paio di Premi Urania con un ambiguo
servizio segreto temporale italiano in lotta con altri servizi segreti per
creare storie alternative. Tempo fa ebbe successo mondiale Fatherland di
Robert Harris. Pochi sanno che Winston Churchill in persona era appassionato
di storia alternativa: se ne trova traccia nell’antologia I mondi del
possibile. Citerei la farsa Fascisti su Marte di Corrado Guzzanti e Iron Sky,
film indipendente finlandese sui nazisti che si sono nascosti sul lato
invisibile della Luna per conquistare la Terra. Per i complottisti, si sa,
c’è una versione alternativa dello sbarco sulla Luna. Idem per Gesù e
dintorni se vi bevete Dan Brown».
Voi direte: come ha fatto Bernagozzi a dire tanto… in 30 secondi? Si vede
che non lo conoscete. Anzi ha aggiunto: «Siccome le sincronicità junghiane
esistono anche quando si parla di ucronie, un minuto prima di sentirti
stavo leggendo una pagina di Fantascienza.com dedicata al riassunto delle
opere maggiori sulla storia alternativa per Hitler vittorioso». Vedi in
coda.

Molti gli italiani che si dilettano. Da Piero Prosperi a Luca Masali. Donato Altomare immagina che nella crisi dei missili cubani, gli Stati Uniti tracollino e vengano occupati da russi e da cinesi. In Stella Rossa di Fabio Oceano si immagina che l’Urss esista ancora. Spesso gli indigeni partono dall’ipotesi che il fascismo non abbia fatto la guerra o l’abbia vinta. Per esempio il fascistoide Mario Farneti. Il più che fascista Gianfranco De Turris raccolse vari autori [anche di sinistra] in una ricca antologia: in uno dei racconti Marconi ha inventato il transistor e l’Italia è grande potenza tecnologica; nel 1943 alcuni agenti della Pinkerton, capitanati da Dashiell Hammett, irrompono alla rivista Astounding che ha pubblicato una storia sull’intelligenza artificiale senza sapere che a Los Alamos c’è un progetto segreto… e così via.

Più indietro nel tempo c’è Il signor figlio di Alessandro Zaccuri: Leopardi
non è morto a Napoli, è scappato a Londra ed è il conte Rossi. Nello
splendido Universi di Moras di Vittorio Catani ci imbattiamo in una Bari
italo-turca: la storia si è biforcata agli inizi del XX secolo e molti pugliesi
penseranno «magari».
Se queste storie «divergenti» vi incuriosiscono guardate
 http://www.giampietrostocco.it/ [uchronicles] oppure
 http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/13342/cosi-i-nazisti-vinsero-la-guerra/
come consigliava Bernagozzi.
Essendo chi scrive notoriamente schizo-volatile posso rimandarvi a due Italie
alternative nelle quali ho vissuto di recente.
In una, come ho accennato all’inizio, siamo sotto Filiberto re e sta per
partire una nuova guerra d’Africa contro l’Etiopia insorta. Però serpeggia
la rivolta, perfino al festival di Sanremo dove a sorpresa i Gufi hanno
trionfato con una coraggiosa canzone che inizia così: «Non spingete
scappiamo anche noi / che alla pelle teniam come voi / meglio esser becchi
o figli di boia / che morire per casa Savoia».
Nell’altra Italia possibile l’impero romano c’è ancora: dopo Caligola e
Nerone regna Silvio-3.
Come dite? D’accordo, non c’è bisogno di offendere.
Darsi da fare è sempre possibile: se Silvio terzo non vi piace...
buttatelo-buttiamolo giù.
Facciamo insieme tutta un’altra storia.
Non limitiamoci a leggere altre storie, scriviamole.
Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • Molto bello, come sempre.
    Sarebbe ancor più bello avere anche qualche illustrazione di Thole sul blog. Giusto?
    Vi
    zzz

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