Prosegue la lotta di Sasha Colautti

Wartsila lede i diritti sindacali (*)

Da inizio luglio dovra’ prendere servizio a Taranto, a oltre mille chilometri da casa. Wartsila Italia ha comunicato nei giorni scorsi a Sasha Colautti che il suo posto non e’ piu’ nello stabilimento di Trieste, ma in Puglia. Da all’ora l’operaio, ma soprattutto sindacalista fino a
qualche settimana fa della Fiom ed ora delle Usb, si e’ prima incatenato ai cancelli per poi allestire un presidio davanti all’ingresso dello stabilimento di San Dorligo (Trieste).

“Protesto perche’- spiega Colautti all’agenzia Dire- vengono a mancare i miei diritti sindacali che sono riconosciuti per legge; la mia e’ una protesta verso una fabbrica che oltre a ledere questi diritti sta dimostrando assoluta negligenza verso i temi aziendali che ci vengono riportati dai lavoratori”. Lunedi’ all’interno dello stabilimento era deceduto l’operaio di una ditta esterna che stava lavorando alla dismissione di un capannone, proprio sul tema le Usb aveva fatto un comunicato piuttosto duro. “Il mio rientro in azienda- ancora Colautti- era legata alla volonta’ di portare le Unioni sindacali di base (Usb) all’interno dello stabilimento per continuare a trattare con la proprieta’ negli interessi dei lavoratori”.

Secondo Colautti anche la sua scelta di cambiare rappresentanza ha avuto ripercussioni “in quanto Usb porta un modello sindacale decisamente piu’ conflittuale”.  Nei giorni scorsi e’ stata presentata un richiesta al giudice per contestare il trasferimento, in questi casi di solito la situazione viene congelata in attesa delle sentenza definitiva che richiede piu’ tempo; qualora il giudice non dovesse esprimersi inevitabilmente si aprirebbero le porte del licenziamento per giusta causa in quanto Colautti ha gia’ detto di non aver intenzione di accettare lo spostamento a Tarano.

“L’azienda- spiega Colautti- dopo 11 anni in cui ero in aspettativa sindacale come segretario generale della Fiom, e dopo che ho fatto per nove anni il delegato a San Dorligo, mi ha comunicato che le mie competenze tecniche di montatore meccanico sono piu’ utili nell’officina di Taranto”. Secondo il rappresentante della Usb proprio quell’officina che Wartsila “ha tentato di dismettere in quanto e’ una sorta di hub per i tecnici che operano sulle navi, io in sostanza andrei a fare il custode del magazzino degli attrezzi”.

(*) testo dell’agenzia Dire, rilanciato da “Contro la crisi”; la foto è recuperata in rete.

alexik

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