Scor-data: 1 luglio 1742

Nasce Georg Lichtenberg che disse «Perché no?»
di Sven Lindqvist (*)

[…] Il grande saggista Georg Christoph Lichtenberg (1742-1999) era professore di fisica presso l’università di Gottingen. Per secoli i fisici avevano creduto che fossero le leggi dell’armonia a stabilire le orbite dei pianeti. […] Ma adesso quella vecchia immagine del mondo era crollata. Arrivò Johan Caspar Laveter (1741-1801) e cercò di utilizzare il nome di Newton per introdurre nell’antropologia lo stesso credo esaltato nella bellezza che Newton aveva scacciato dalla fisica. Lichtenberg trovava che questo fosse un passo indietro. Egli aveva anche motivi personali per diffidare della fisiognomica. Infatti era butterato e gobbo […] Perciò si chiese perché mai tutto ciò che si può leggere in un viso dovrebbe parlare di talento e di personalità congenite. «Perché non piuttosto di mese della nascita, inverni gelidi, pannolini bagnati, balie distratte, stanze da letto umide e malattie infantili?».
«Come vanno effettivamente le cose quando corpo e anima adottano le reciproche forme» domandò Lichtenberg nel suo scritto polemico «Uber Physiognomik» del 1778. […] Se il naso piatto significa malevolenza, dovresti dunque diventare malevolo se ti schiacciano il naso? […] Spesso giudichiamo un volto in base alle associazioni che ci stimola. Una persona che somiglia al nostro nemico ci appare brutta mentre troviamo bello chi invece ci ricorda qualcuno che amiamo. Pure coincidenze possono influenzare il nostro giudizio. E’ molto incauto dedurre dalla somiglianza dei volti quella dei caratteri. […] «L’anima di Newton potrebbe alloggiare nella testa di un negro? L’anima di un angelo in un corpo deforme? E’ impossibile, dice il seguace della fisiognomica. Ma tu puoi fermarlo con un sempl ice “Perché no?”».
[…] La fisiognomica era una scienza apparente e ormai da tempo è stata abbandonata. Ma il dibattito fra Lichtenberg e Lavater è tuttora attuale, dal momento che ogni razzismo è una sorta di fisiognomica. Da segni esteriori – capelli crespi, pelle nera, labbra grosse – il razzista ricava qualità interiori: stupido, pigro, infido. Ma con quale diritto? Anche noi abbiamo una tendenza a credere che tratti nobili indichino un carattere nobile e che un aspetto brutale sottintenda un comportamento brutale. Cesare Lombroso (1836-1909) costruì sul finire dell’Ottocento un’intera criminologia. Egli era convinto di poter indicare, in base al solo aspetto esteriore, «il criminale nato». Non occorreva aspettare che un individuo del genere commettesse i suoi delitti, la cosa migliore era rinchiuderlo direttamente dietro le sbarre, a vita.
Anche il razzista non si basa su ciò che è realmente avvenuto ma giudica secondo l’apparenza. Una persona che ha quell’aspetto – pensa – non è un vero essere umano. «Ma tu puoi fermarlo per sempre con un semplice “Perché no?”».
(*) Ripreso dall’interessantissimo «Diversi» ovvero «Uomini, donne e idee contro il concetto di razza (1750-1900)» di Sven Lindqvist – i cui libri non mi stanco di raccomandare a tutte/i – tradotto da Ponteallegrazie nel 2003. Nella prefazione Lindqvist scrive: «La storia del razzismo non tratta soltanto dei razzisti. In tutti i tempi sono anche esistite persone che hanno capito l’errore di ragionamento dei razzisti e protestato contro i loro soprusi […] Gli antirazzisti che qui presento non sono liberi da tutti i pregiudizi del loro tempo: ne condividono alcuni nel momento stesso in cui ne combattono altri. Il fatto che tutti siano europei o nordamericani non dipende dall’assenza di razzismo o antirazzismo per esempio in Estremo oriente o nel mondo arabo ma semplicemente dalla mia personale ignoranza. […] Il mio intento è semplicemente ricordare alcuni antirazzisti che oggi sovente sono dimenticati e che, per quanto io sappia, non sono mai stati presentati in un unico contesto. Ed è anche quello di mostrare a tutti coloro che oggi si battono contro il razzismo qualcosa della lunga e orgogliosa tradizione alla quale appartengono». Sono 22 ritratti: 19 uomini e 3 sole donne… anche questo “squilibrio” ci rivela molto sui tempi passati e probabilmente sull’oggi.
Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 1 luglio avevo, fra l’altro, queste ipotesi: 1239: enciclica di Gregorio IX (e «Trattato dei 3 impostori»); 1751: esce il primo volume dell’Enciclopedia; 1839: rivolta di Amistad; 1849: la repubblica romana proclama la Costituzione; 1862: Pacific Railway Act; 1863: battaglia di Gettysburg; 1898: battaglia di El Viso e stesso giorno nasce Fiat; 1916: fucilato l’alpino Ortis (è in blog); 1960: indipendenza Somalia; 1961: muore Hemingway: 1968: trattato di non proliferazione nuke; 1978: nasce il Walkman; 1997: Hong kong torna cinese; 2002: strage Usa in Afghanistan, una delle tante ma questa arriva, almeno in parte, sui media; 2009: in India una legge contro l’omosessualità. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (db)

Redazione
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