Norvegia-Brasile: cartellino rosso per…
… per Eletrobrás e Vale: il Norges Bank ritirerà i suoi investimenti dalle due multinazionali brasiliane responsabili di crimini ambientali di David Lifodi
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
… per Eletrobrás e Vale: il Norges Bank ritirerà i suoi investimenti dalle due multinazionali brasiliane responsabili di crimini ambientali di David Lifodi
Continua a leggereun articolo di Silvia Zaccaria e la lettera del Coordinamento Nazionale MST
Continua a leggereFederico Musso – del sito «Teste libere» – ha intervistato il “nostro” David Lifodi
Continua a leggererecensione di Laura Tussi (*) al libro di Beatrice Ruscio
Continua a leggeredi padre Dario Bossi (*)
Continua a leggeredi Marina Forti (*)
Continua a leggererecensione al libro fotografico di Giulio Di Meo di David Lifodi Sem Terra. 30 anni di storia, 30 anni di volti è il nuovo libro fotografico di Giulio Di Meo, che gli stessi contadini senza terra definiscono un fotografo sociale: il suo lavoro, dicono, “assume un ruolo politico di estrema importanza per la lotta contadina brasiliana, dando voce e vita
Continua a leggeredi David Lifodi Piquiá de Baixo, quartiere di Açailãndia, città al confine orientale dell’Amazzonia brasiliana, rappresenta un esempio tragico di inquinamento industriale: la munha, o moinha, è la polvere di carbone vegetale divenuta una trappola mortale per gli abitanti di questo bairro dello stato del Maranhão.
Continua a leggeredi David Lifodi La recente azione di spionaggio Usa ai danni del Brasile ha aperto forse la peggiore crisi diplomatica nella storia delle relazioni internazionali tra i due paesi, ma è servita anche per mettere in evidenza le contraddizioni del Planalto, che si indigna a ragione per le mail della presidenta Dilma Rousseff spiate dall’Agenzia di Sicurezza Nazionale Usa,
Continua a leggeredi David Lifodi Piquiá de Baixo è il distretto industriale di Açailândia, stato del Maranhão, in piena Amazzonia brasiliana: da anni questa zona sta vivendo una catastrofe ambientale e sociale dovuta all’insediamento della Vale, la multinazionale del ferro e dell’acciaio che nel 2012 è stata insignita del poco ambito premio di “peggiore multinazionale del pianeta” con la consegna del
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