«R.M.N. (Animali selvatici)» – Cristian Mungiu

tre visti da Francesco Masala: un capolavoro, sottovalutato, di Nanni Loy (visibile online), un grande film (politico) di Cristian Mungiu, purtroppo in pochissime sale, e un inquietante cortometraggio proposto da Benigno Moi

Made in Italy – Nanni Loy

due anni dopo I mostri (di Dino Risi) Ruggero Maccari, Ettore Scola e Nanni Loy scrivono la sceneggiatura, in 27 episodi, in un film che ha qualche parentela col film di due anni prima, una parata di stelle del cinema, che appaiono solo una volta.

in più il film, che dal titolo rimanda a un’analisi della vita del nostro paese, è più politico, alcuni episodi sono solo bellissimi, gli altri dei capolavori assoluti, che ti restano nel cuore e nella testa.

ed è un film a cui è impossibile non voler bene.

buona (indimenticabile) visione

 

QUI il film completo

 

https://markx7.blogspot.com/2023/07/made-in-italy-nanni-loy.html

 

 

 

R.M.N. (Animali selvatici) – Cristian Mungiu

pochi autori entrano nel corpo vivo politico della nostra disgraziata Europa, Cristian Mungiu è uno di quelli (come pure Rodrigo Sorogoyen, in As bestas)

i due film hanno molto da condividere, ci sono comunità in crisi (da cui i giovani partono verso il giardino Europa, a fare spesso i quasi schiavi), piccole città bastardi posti, che odiano gli stranieri, francesi o cingalesi sono lo stesso, vengono a turbare equilibri (che non esistono più).

non ci sono più leggi, se non la legge del branco, o quella della giungla (senza offendere la giungla, naturalmente), all’ombra delle leggi implacabili dell’economia capitalistica, e quelle dei fondi comuni europei e dei regolamenti sulla dimensione dei cetrioli.

in un paesetto romeno l’odio per i diversi, per quanto ottimi lavoratori e anche gentili, è il sentimento che tiene uniti, anche nel santo Natale.

e c’è un bambino, Rudi, che vede i morti, e gli orsi ci sono ancora, gli uomini credono di essere i padroni delle loro donne, e hanno con sè il fucile, che fa tanto macho.

e poi c’è il piano sequenza dell’assemblea, dove tutti sono contro tutti, mentre nel film di Rodrigo Sorogoyen quell’assemblea è “solo” il piano sequenza al bar.

un film da non perdere.

buona (politica) visione.

https://markx7.blogspot.com/2023/07/rmn-animali-selvatici-cristian-mungiu.html 

 

 

Utopia – Kosta Nikas

QUI con sottotitoli in italiano
(grazie a Benigno Moi per la segnalazione)
redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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