Io la conoscevo bene

visti da Francesco Masala: i film di Antonio Pietrangeli, Fernando di Leo, Yuri Ancarani, visibili online (Raiplay e youtube)… con Susan Sarandon, vi aspettano

Io la conoscevo bene – Antonio Pietrangeli

Adriana lotta per un posto al sole, per il successo, in quegli anni in cui tutto sembra possibile, ma è una ragazza ingenua, incapace di badare a se stessa.

proviene da una famiglia contadina, povera, da cui è fuggita per le sirene e le luci della grande città, commessa in un salone di bellezza, oggetto del desiderio di squallidi uomini, che al mondo non scarseggiano.

di festa in festa, di avventura in avventura, da un ometto all’altro trascina la sua vita in attesa della grande sogno, il successo, la televisione, il cinema, chissà.

due soli uomini non la usano, il bambino di una vicina d’appartamento, e il povero disgraziato Ugo Tognazzi, che non ha neanche le lacrime per piangere.

tutti conoscono Adriana, ma nessuno la conosceva bene.

Stefania Sandrelli gira il suo film perfetto, ma comunque nessuno sfigura, merito di una sceneggiatura potente, di Ettore Scola e Ruggero Maccari, e della miracolosa regia di Antonio Pietrangeli, con una colonna sonora di canzonette perfette.

un film da non perdere, se vi volete bene.

buona (musicale) visione

 

QUI si può vedere il film completo, su Raiplay

 

https://markx7.blogspot.com/2023/08/io-la-conoscevo-bene-antonio-pietrangeli.html

 

 

Atlantide – Yuri Ancarani

un po’ documentario, un po’ film d’arte visiva e musicale, un film su giovani senza domani, un film comunque unico.

la parte memorabile è la parte visiva e la musica che accompagna, in un crescendo discontinuo, con l’ultima parte che ti resta addosso, da vedere e rivedere.

Venezia senza turisti è un’altra cosa, e avere un barchino è la libertà, finché durerà.

buona (ipercolorata) visione

QUI il film completo, su Raiplay

 

https://markx7.blogspot.com/2023/08/atlantide-yuri-ancarani.html

 

 

LEZIONI DI MILITANZA DA SUSAN SARANDON

di Ida Dominjanni

Meno male che ci sono le celebrities americane. Ospite del Magna Graecia Film Festival di Catanzaro, Susan Sarandon ha detto oggi in conferenza stampa due cosette da niente, una sullo sciopero che sta paralizzando Hollywood da più di due mesi l’altra sulla guerra in Ucraina: Sullo sciopero: “Hollywood è una macchina capitalista per fare soldi insensibile alla politica, l’unica cosa che la disturba è se diventi vecchia o se ingrassi. Chi si è battuto/a contro il sistema hollywoodiano, ad esempio durante il maccartismo, ha sempre pagato dei prezzi molto alti. Oggi più che mai il sistema è imperniato sulle grandi corporation che pretendono di controllare tutto, compresi i contenuti, mentre le condizioni materiali di lavoro sono diventate proibitive. Da un lato il divario fra ricchi e poveri precarizza tutti quelli che non stanno nell’empireo delle grandi star, cioè il 90% dei lavoratori del settore, che non hanno i soldi neanche per pagarsi l’assicurazione sanitaria. Dall’altro lato i nostri contratti, tutti, sono tarati su un modello di business precedente allo streaming e all’intelligenza artificiale, che per fare un esempio non prevede il pagamento delle royalties per le repliche dei film e delle serie su piattaforma. E a proposito di repliche: ora gli studios pretendono che i giovani attori si facciano scansionare il corpo, così da poterne replicare le prestazioni ma senza ulteriori ingaggi. Non solo: l’intelligenza artificiale ruba tutto, parole e immagini, libri e film, per alimentare i prodotti computerizzati. Io proporrei di usarla piuttosto per sostituire gli amministratori delegati, un mestiere che come sappiamo non ha bisogno di molta immaginazione”. Conclusione: “Questo sciopero è straordinario, perché non coinvolge solo autori, sceneggiatori, attori e tutte le figure necessarie all’industria del cinema, ma si sta allargando anche ad altri sindacati, degli addetti ai trasporti e al cibo, degli insegnanti eccetera. E non cede. Il Ceo della Disney ha detto cinicamente “resisteranno finché non perderanno le loro case”, dimostrando così che a questo puntano le coroporation, a distruggere le nostre case e anche le nostre vite”.

Seconda cosetta, in risposta a una domanda sulla guerra in Ucraina, lei che cominciò protestando contro quella in Vietnam: “Con questa domanda finisco subito nei guai. Premetto che io sono contro la guerra, qualunque guerra, sempre e dovunque, e dunque ho il cuore spezzato per i morti ucraini e per quelli russi. Ma la posta in gioco di questa guerra non è l’Ucraina, è la Russia, il rapporto fra la Russia e la Cina, e alla fine la paura americana della Cina. La proxy war americana in Ucraina non è cominciata con l’invasione russa, bensì molto prima, con la violazione degli accordi di Minsk. La Nato è fuori controllo, mentre bisognerebbe almeno cominciare a negoziare. Ma continuare a piantare ovunque basi Nato non è una buona premessa per negoziare, così come non è con le bombe a grappolo che si otterrà il cessate il fuoco”.

Ecco. Vorrei qualche Sarandon pure da queste parti.

  1. Le regole dello sciopero imponevano che non si parlasse dei film di Sarandon né di eventuali suoi progetti futuri. Quando le cose si fanno si fanno sul serio.

da qui

 

 

Il poliziotto è marcio – Fernando di Leo

un film nel quale il poliziotto protagonista è corrotto, nella busta paga e nelle mani di un boss come poteva avere la vita facile?

e però ci sono una grande regia, una storia inquietante, che ti lascia senza fiato, colpi di scena, insomma, niente da invidiare ai migliori polar francesi.

e poi gli attori sono veramente convincenti, e tutti soffriranno del marciume dominante.

Il poliziotto è marcio è un gioiellino da (ri)scoprire, nessuno se ne pentirà.

buona (corrotta) visione

 

QUI il film completo

 

https://markx7.blogspot.com/2023/08/il-poliziotto-e-marcio-fernando-di-leo.html

 

Redazione
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