Metal Hurlant 5 – Gabbie
«Pinaaaa! Vai dal capo, ti vuole all’imballaggio e al ritorno guarda cos’ha quella maledetta fustella: si è fermata di nuovo».
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
«Pinaaaa! Vai dal capo, ti vuole all’imballaggio e al ritorno guarda cos’ha quella maledetta fustella: si è fermata di nuovo».
Continua a leggereFiutando il vento di carbone, sale e ruggine
Continua a leggereVoglio uno sciopero… una poesia di Gioconda Belli presentata da Maria Rosaria Baldin Voglio uno sciopero dove incontrarci tutti. Uno sciopero di braccia, di gambe, di capelli,
Continua a leggereFábricas Sin Patrones – di David Lifodi “Abbiamo dimostrato di saper amministrare le fabbriche meglio dei padroni” ripetono con orgoglio
Continua a leggerea proposito di Metal Hurlant: IL MIO PRIMO SCIOPERO E ANCHE IL SECONDO (di Pabuda) ho provato: a pensare il mio primo sciopero. da salariato, intendo. che da studente non vale:
Continua a leggerecare e cari, qui sul blog, per lo più, qui si blogga. Si scrive e si legge. Sciambole che rivelazione! che notizia! manco Uichiliix lo scopriva se non lo dicevi tu adesso. Però però… qui si blogga in gruppo, che di solito invece il blogger blogga solo. Solo e abbandonato. Con l’affanno d’arrivare primo,
Continua a leggereScartabellando in vecchi archivi giornalistici, mosso da tutt’altre curiosità, mi imbatto in un articolo della Gazzetta del Popolo, anno 1976, mese di luglio, domenica 11, titolo : “Due Torinesi bloccati a Ventimiglia. Sono Mario Borghezio, ex assistente
Continua a leggereEcco un po’ di recensioni che usciranno (“Il castoro”) sul prossimo numero della rivista “Come solidarietà“. Il menù prevede una miscellanea su Migrazioni Interculture Razzismi Meticciato E Molto Altro. Graditi commenti, critiche, segnalazioni. A seguire le schede di tre libri: «100 giorni sull’isola dei cassintegrati» di Silvia Sanna, «Non piangete la mia morte» di Bartolomeo Vanzetti e «Brigante se more:
Continua a leggereE’ uno di quei libri che fanno stare male, ma essenziali per capire i nostri sventurati tempi:
Continua a leggereRiusciremo a ridere, o quanto meno a sorridere, quando tutto questo sarà alle spalle? Cercando di dare un nome ai sentimenti che si provano davanti allo spettacolo che una intera classe politica sta dando di sé, e del Paese, al mondo intero, credo che si possa anche parlare di lutto.
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