El Salvador, tragedia allo stadio: fatalità o…

… o una gestione irresponsabile che si cerca di insabbiare?

di Maria Teresa Messidoro (*)

Lo stadio Cuscatlán è quello principale di San Salvador: da cinquanta anni ha soppiantato come importanza il Nacional de la Flor Blanca, l’Estadio Jorge “Mágico” González, dedicato al calciatore salvadoregno forse più famoso al mondo.

Lo stadio Cuscatlán, popolarmente conosciuto come il Coloso de Montserrat, con i suoi 45 mila posti è uno dei più importanti a livello centroamericano, l’unico in El Salvador a possedere i requisiti richiesti a livello internazionale dalla FIFA.

https://www.elsalvador.com/destacados/banco-cuscatlan-celebro-50-anos-historias-suenos/1021918/2022/

 

Cuscatlán è un nome importante nella cultura salvadoregna: nell’antica lingua nahuatl significava “la terra delle cose preziose”, ed indicava il Señorio de Cuzcatlán, dominato da tribù pipiles discendenti dal popolo azteco. Quella terra, delimitata dal Rio Paz ad occidente, dall’Oceano Pacifico al Sud, dal rio Lempa a nord e a oriente, corrispondeva prima della conquista all’attuale El Salvador.

Lo stesso nome – Cuscatlán –  è stato ripreso da una delle prime e più importanti banche salvadoregne, il Banco Cuscatlán appunto, fondato nel 1972, adottando come simbolo il Disco Solare, una delle immagini tipiche della cultura precolombiana. Il suo slogan era “La banca della Nuova Generazione”, imponendosi quasi subito nel panorama finanziario salvadoregno: fu la prima banca ad introdurre nel Paese le casse automatiche, le carte di credito e l’utilizzo dell’internet banking.

Attualmente, il principale azionista del Banco Cuscatlán è Imperia Intercontinental.

Ora, purtroppo, il nome Cuscatlán sarà invece legato alla tragedia occorsa nello stadio, il 20 maggio di quest’anno, in occasione della partita tra la squadra locale dell’Alianza e il Club Deportivo FAS, la squadra della città di Santa Ana. Dodici persone sono morte nella calca in seguito al tentativo di alcuni tifosi di entrare nell’impianto, e più di 500 persone sono rimaste contuse.

 La partita è stata quindi interrotta e centinaia di agenti e militari hanno coordinato l’evacuazione degli spettatori. Una tragedia come già successo altre volte in partite di calcio (1)

Questa la versione ufficiale dei fatti. Ma è stata soltanto una fatalità? Cosa è successo veramente?

Il collettivo salvadoregno Margarita Posada della Asociación Latinoamericana de Medicina Social (ALAMES) (2) subito dopo i fatti ha emesso un comunicato ufficiale in cui, dopo aver espresso il proprio cordoglio per le vittime, ha affermato che le principali cause di quanto successo vanno ricercate nella vendita illegale di biglietti, nella pessima gestione logistica da parte delle due squadre coinvolte e della direzione delle stesso stadio, nella totale incapacità da parte della Policia Nacional di affrontare la situazione, prima chiudendo le porte di ingresso e poi reprimendo con un indebito usa della forza e di gas lacrimogeni, nella totale assenza di un piano di prevenzione da parte della Protezione civile, polizia, Ministero di Salute, dimostrata poi anche nel trasporto e nelle cure mediche per le vittime.

Quello stesso Ministero di Salute che ha deciso di licenziare le tre dottoresse che sui social avevano espresso disagio e sconforto per essere stati sottoposte a turni estenuanti dopo la tragedia, nella cura dei feriti. Frasi sicuramente poco felici, ma non da giustificare un provvedimento così drastico.

Ma soprattutto ALAMES mette in evidenza il conflitto esistente da alcuni anni tra Federación Salvadoreña de Fútbol (FESFUT) (3) e INDES, l’Instituto Nacional de Deportes en El Salvador.

L’INDES è l’istituzione preposta al coordinamento delle attività sportive in El Salvador, il cui attuale Presidente ad honorem è Yamil Alejandro Bukele Pérez, fratello dell’attuale Presidente Bukele (4).

Tempo fa il Governo Bukele aveva ordinato la perquisizione della sede della FESFUT, per sospetta corruzione (peraltro possibile), bloccata in seguito alle proteste ufficiali della stessa FIFA. Secondo alcuni analisti, addirittura, quanto successo allo Stadio Cuscatlán sarebbe stato appositamente progettato e realizzato per infangare e quindi esautorare la FESFUT, aumentando contemporaneamente il potere dell’INDES, quindi indirettamente del governo Bukele.

Subito dopo i fatti, Bukele, utilizzando come sempre Twitter, ha dichiarato che la Polizia e la Giustizia indagheranno sui fatti: “Tutti saranno messi sotto inchiesta: le squadre, i direttivi, lo stadio, la biglietteria, la Lega, la federazione. Chiunque siano i colpevoli, non resteranno impuniti” (5)

La resa dei conti è arrivata, un’altra prova della concentrazione di potere nelle mani di una sola famiglia.

Quella del Presidente Bukele. Il cui governo, responsabile di arresti indiscriminati durante il régimen di excepción vigente ormai da più di un anno, incapace di affrontare temi come la violenza femminicida, sembra voler utilizzare anche una tragedia come gioco mediatico.

 

  1. Vedere l’elenco qui https://www.agi.it/estero/news/2022-10-02/scontri-negli-stadi-di-calcio-grandi-tragedie-18291722/. In Italia è tristemente noto quanto accaduto nello stadio dell’Heysel a Bruxelles il 29 maggio del 1985, quando ci furono 39 morti durante la partita Juventus Liverpool.
  2. Margarita Posada era una attivista sociale, ex direttrice del Foro Nacional de Salud di El Salvador e ex coordinatrice dell’Asociación de Promotores Comunales Salvadoreños (APROCSAL), morta durante la pandemia di Covid. E’ stato dato il suo nome alla sezione salvadoregna  di ALAMES nel 2020 quando venne creata, la quindicesima sezione dell’associazione nel continente latinoamericano. https://www.laprensagrafica.com/elsalvador/Lanzan-colectivo-ALAMES-en-El-Salvador-20200910-0027.html
  3. Appartenente alla Confederación de Norteamérica, Centroamérica y el Caribe de Fútbol (CONCACAF), a sua volta membro della FIFA, l’istituzione che a livello mondiale coordina le singole organizzazioni di calcio.
  4. Yamil Bukele è stato ed è un personaggio influente nel campo della pallacanestro sia a livello nazionale che latinoamericano: è presidente della Federación Salvadoreña de Baloncesto y de la Confederación Centroamericana y Caribe de Baloncesto (CONCENCABA).
  5. https://www.tuttosport.com/news/calcio/calcio-estero/sudamerica/2023/05/21-108038280/tragedia_a_el_salvador_dodici_morti_allo_stadio_cuscatlan

 (*) Vicepresidentessa associazione Lisangà culture in movimento OdV

Teresa Messidoro

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