Florestano Vancini, Eskil Vogt, Xavier Lagrande…

 

(visti da Francesco Masala) e Roberta Torre, Riccardo Jacopino, Ado Hasanovic si possono vedere online

Il caso Matteotti – Florestano Vancini

nel 1924 Giacomo Matteotti, a causa delle sue posizioni e discorsi antifascisti, fu rapito e assassinato su ordine di Mussolini.

il film racconta e ricostruisce senza ambiguità i fatti e le troppe cautele dei politici antifascisti.

gli attori sono bravissimi, come il regista, meno conosciuto dei suoi colleghi, ma non meno bravo dei registi famosi.

in tempi di governi nostalgici degli assassini fascisti, ed emanazione della P2, andrebbe programmato una volta alla settimana in tv, ma sarà impossibile.

un film da non perdere, senza dubbio.

QUI o QUI si può vedere il film completo

https://markx7.blogspot.com/2025/08/il-caso-matteotti-florestano-vancini.html

 

Mare nero – Roberta Torre

bravi tutti, ma il film non convince troppo, non riesce a coinvolgere chi guarda, resta un film freddo, ottima la fotografia, come la musica, ma…

QUI o QUI si può vedere il film completo su Raiplay

https://markx7.blogspot.com/2025/08/mare-nero-roberta-torre.html

 

Al massimo ribasso – Riccardo Jacopino

una storia su un uomo con un senso spiccato per capire i pensieri degli altri, passandoci vicino.

dopo un incidente che gli segna la vita vive di questa sua facoltà, vendendo (a pagamento) delle informazioni ai merda che nelle aste al ribasso, grazie a lui, riescono a battere tutti.

sembra una brava persona, ma fa un lavoro prettamente mafiono, chissà se se ne rende conto, ma è intelligente, lo sa.

un giorno incontra una ragazza, e la sua vita cambia, finchè dura.

un film un po’ d’amore, un po’ d’economia (capirete cosa sono le aste al massimo ribasso, da abolire in un sistem economico sano), un po’ di mafia.

il protagonista, Matteo Carlomagno, è bravissimo.

il film non sarà perfetto, ma merita.

QUI si può vedere il film, su Raiplay

https://markx7.blogspot.com/2025/08/al-massimo-ribasso-riccardo-jacopino.html

 

L’erede – Xavier Lagrande

un film che inizia come tanti e poi il Male prende il sopravvento.

il bravissimo Marc-André Grondin (l’erede) sostiene tutto il film sulle sue spalle. e sulle sue lacrime.

la morte del padre, che non vedeva da molti anni, con cui non andava d’accordo (è un eufemismo), lo costringe a tornare il Canada per le esequie e la burocrazia dell’eredità.

ma non sono tempi facili, e, bene o male, il figlio diventa come il padre, cosa che sempre ha odiato.

ma guardatevi il film, nessuno resterà deluso, anzi…

QUI si può vedere il film completo, su Raiplay

https://markx7.blogspot.com/2025/08/lerede-xavier-lagrande.html

 

The innocents – Eskil Vogt

Eskil Vogt è stato sempre lo sceneggiatore di Joachim Trier, per esempio in Thelma, film che ha qualche importante somiglianza con The innocents.

nella pacifica Norvegia non tutto è come sembra, un gruppo di bambini, due sorelle bionde di sangue norvegese (Anna e Ida) e un bambino (Ben) e una bambina (Aisha), figli, probabilmente, di rifugiati (da Somalia e Siria?), si trovano a giocare insieme nel parco sotto casa.

e però i bambini hanno dei superpoteri (cattivi?) che usano alla grande, à la guerre comme à la guerre.

all’inizio vediamo che Anna, una bambina autistica, interagisce con Aisha, si leggono nel pensiero, e Anna comincia anche a parlare.

e poi comincia una guerra senza pietà, nessuno capisce cosa succede, solo i bambini (e noi che vediamo il film) capiscono.

è una lotta senza quartiere, questione di vita o di morte.

un film che inquieta, e che ti ricorderai per molto tempo.

gli innocenti del titolo non sono così innocenti, vedrai.

un film da non perdere, davvero un gran film.

QUI si può vedere il film completo, su Raiplay

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L’angelo di Srebrenica e In cerca di giustizia – Ado Hasanovic

 

 

 

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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