Intervista con me stesso

MAURO I(raschiandosi la gola) – Perché ha accettato di, lasciarsi intervistare?
MAURO II – Perché lei me lo ha chiesto e perché non sono tipo da indietreggiare di fronte alle sfide.
MAURO I – Un’intervista è una sfida?
MAURO II – Il contatto con la stampa costituisce sempre una sfida. Una sfida alla verità. Una sfida a me stesso e al destino.
MAURO I – Perché anche a se stesso?
MAURO II – Perché ho un sogno nel cassetto…
MAURO I – Un sogno, dice?
MAURO II – Sì. Darmi alla carriera politica.
MAURO I – Cosa, cosa?
MAURO II – Darmi alla carriera politica.
MAURO I – Me è inaudito! Lei in politica! Questo sì che sorprenderà moltissimo i lettori.


MAURO II – No, questo proprio non lo credo. Troppo ovvio. Si danno un po’ tutti alla politica. Magistrati Inquirenti, Attori, Cantanti, Ruffiani, Mafiosi, tutti. Credo che a sorprenderli saranno i miei obiettivi, piuttosto…
MAURO I – Sarebbe a dire?
MAURO II – Che ho grandi ambizioni, certezze da trionfatore…
MAURO I – Lei ambizioso… trionfatore… beh, questa proprio non la mando giù! Ma se non ha saputo farsi valere neppure nella Fantascienza!
MAURO II – Il fatto è che ignoravo come si facesse. Ora so. Ho scoperto il segreto del successo, in particolare del successo in Politica e intendo sfruttarlo.
MAURO I – Davvero? E quando intende cominciare?
MAURO II – Subito. Anzi prima di subito: ho già cominciato.
MAURO I – E, dico, con quale Partito intende presentarsi?
MAURO II – Con nessuno. Con il mio partito. Questa è la prima regola: se si vuole vincere, bisogna inventare un Partito ad hoc, dal nome fantasioso che colpisca l’attenzione di tutti. Un Nome e un Inno. Ho pronti ambedue. Il nome sarà Forza Euro, e l’inno il tintinnio dei soldi!
MAURO I (ride) – Minchia!
MAURO II – Non sia volgare. Non spetta a lei esserlo, spetta a me, in quanto candidato.
MAURO I – Ecco che esce fuori il vecchio cultore di Fantascienza e il suo amore per i paradossi!
MAURO II – Nessun paradosso, ma il frutto di uno studio attento dei risultati elettorali. Le pro-babilità di essere eletto da parte di un candidato rozzo, brutale, aggressivo, parolacciaio, in-tollerante e presuntuoso sono maggiori di un 28% – 43% di quelle spettanti a un candidato tradizionale in doppiopetto e dal linguaggio forbito. Quanto più si è volgari, tanto più si è votati.
MAURO I – Mai sentito di studi del genere.
MAURO II – Li sente adesso. E se non le garbano può tranquillamente andarsene a fare in culo!
MAURO I – Posso riportare sul giornale questo sua garbato invito?
MAURO II – Riporti quello che cazzo le pare, basti si tolga al più presto di torno.
MAURO I – Ma non aveva accettato di concedere l’intervista?
MAURO II – Vuole l’intervista? Mi rivolga le sue cazzo di domande, allora.
MAURO I (sconcertato) – Con… con chi pensa di allearsi?
MAURO II – Con la Mafia anzitutto. Con la Mafia tutto è possibile. Senza la Mafia niente è possibile. Una volta garantito impunità e affari alla Mafia, avrò garantito milioni di voti senza dover fare nulla per guadagnarmeli.
MAURO I – Madonna!
MAURO II – Intere regioni saranno mie in partenza!
MAURO I – Ma non trova tutto questo un po’ immorale?
MAURO II – Ributtante, direi. Ma è il gioco a cui tutti noi che aspiriamo a grandi traguardi dobbiamo giocare. Il gioco che piace a molti, a troppi… il gioco a cui si sono piegati gli uomini più illustri della Repubblica. Anche in tempi molto recenti… recentissimi… tanto recenti da sembrare parte dell’attualità.
MAURO I – E lei crede che la Mafia le darà retta? A lei? A uno scrittore di Fantascienza!
MAURO II – Perché no? La Mafia dà retta a tutti colori che dimostrano di poterle essere utili. Anche agli scrittori di Fantascienza, dunque. L’importante è offrire garanzie di equanimità, nel senso che non solo gli affari dei pescecani dell’economia saranno trattati con i guanti gialli, ma anche quelli dei lupi. E soprattutto garanzie di riservatezza, grande riservatezza. L’operazione di sfondamento personale che sto tentando di effettuare si basa però non solo su questi dati, ma anche su un’offerta ideologica forte, capace di costruire il terreno ideale per lo sviluppo delle Cupole e Cupolette, oltre che ideale per il Cupolone. Si tratta dei sani principi su cui intendo basarmi, i medesimi principi che tanta fortuna hanno procurato all’attuale maggioranza, ma con quel tanto di aperto, di vigoroso che permetta il dispiegamento illimitato delle loro potenzialità innovatrici. E così via libera, senza peli sulla lingua, al Carrierismo, al danaro facile, alla valorizzazione della mancanza di scrupoli, alla menzogna in Tribunale, alla Corruzione, al Falso in Bilancio e alla Manipolazione Disinvolta del Pubblico Denaro. Si tratta di armi formidabili che mi avrebbero permesso di avere la Nomina a Presidente del Consiglio (trampolino di lancio per le avanzate successive), se non fossero sorte alcune incomprensioni sul programma.
MAURO I – E cioè?
MAURO II – Le Guerre di mafia. La Cupola Attuale vuoi farle cessare, stabilendo una volta per tutta la sua assoluta egemonia; io ritengo più fruttuoso mantenerle in vita, per tenere alta la tensione e l’attenzione del Paese… e per avere un argomento proficuo da gettare in pasto all’opinione pubblica nei momenti di crisi. Ma soprattutto per introdurre un elemento dinamico che tenga sotto pressione l’attuale dirigenza Mafiosa e ne limiti il potere. Che i Capi Bastone dedichino il loro tempo e le loro energie al controllo dei personaggi emergenti, piuttosto che tampinare me, impegnato in faccende più decisive per le sorti del mondo: farmi eleggere Presidente Universale.
MAURO I – Accidenti! E Machiavelli chi era confronto a lei!
MAURO II – Non so, dicono il teorico politico fondamentale della borghesia, in confronto a me che sono il teorico politico di Cosa Mia.
MAURO I – Le ho appena sentito dire Presidente Universale. Lei dunque non limita la sua ambizione ad ottenere uno scranno al Senato della Repubblica…
MAURO II – Nossignore. Bisogna puntare in alto per arrivare più in alto ancora; ed io vorrei, se la faccia tosta mi assiste, arrivare a essere, come le ho appena detto, Lieder del Mondo.
MAURO I – Ah! Ah! Ah! Incredibile!
MAURO II – Credibilissimo, invece. Basterà spararle grosse, offrire soluzioni mirabolanti a ogni problema, ostentare sicurezza, reperire alcuni fessi un po’ famosi che assumano atteggiamenti di adorazione e il gioco è fatto: larga vittoria elettorale! La cosa più importante però è spararle grosse: grossissime.
MAURO I – Ma questo è quello che fanno un po’ tutti.
MAURO II – Sì, ma non tutti hanno praticato per decenni la Fantascienza. Io le sparerò più grosse degli altri. Mi inventerò un sacco di progetti palesemente inattuabili e andrò poi a vantarmene ai quattro venti.
MAURO I – Insomma, farà un po’ di cabaret!
MAURO II – Un po’ di cabaret non ha fatto mai male a nessuno. Né le barzellette sporche. Basta saperle raccontare. Non è forse con barzellette sporche e fanfaluche che recentemente un aspirante Presidente del Consiglio è riuscito a farsi eleggere? Si rammenti della fortuna incontrata da parole d’ordine tipo: un milione di posti di lavoro! Un milione di pensione minima per tutti! Un milione di chilometri di strade! Ecc. ecc.
MAURO I – Ho capito, ma bisognerebbe avere gli stessi mezzi, le stesse opportunità. Come ad esempio 15 televisioni a pompare giorno e notte! Cosa ha lei invece per farsi valere?
MAURO II – La Mafia. La mafia da sola vale 12 di quelle 15 televisioni che ha citate. Se i contatti in corso, come è probabile, andranno in porto felicemente, quelle dodici televisioni diventeranno mie. Altre tre poi, sa a chi mi riferisco, appena sentito l’odore del Nuovo che Galoppa, faranno presto a schierarsi. Ne avrò 15 dunque, come altri che mi hanno preceduto. Sono bastate per loro, non crede basteranno anche per me?
MAURO I – Forse sì, ma alleandosi con la Mafia! non si vergogna?
MAURO II – Perché dovrei? Sono in ottima compagnia. Con ogni genere di ottima compagnia. Compreso un Unto del Signore!
MAURO I – Ma lei ha una storia dietro! Una fama da difendere! Ha militato nella sinistra extraparlamentare, non lo dimentichi! portando la sconquasso nella CGIL Funzione Pubblica. Ha costretto la Federazione Parastatale a sciogliere il sindacato nazionale CGIL INPS per impedire a lei e un’altra mezza dozzina di esaltati come lei di continuare a far danni. Questo un quindicennio prima che comparisse Bertinotti! Ma non solo la fama in quanto militante, fama ormai dei tempi del cucco, nessuno si ricorda più di lei, ma anche una mezza fametta come scrittore di Fantascienza! Uno reputato e vituperato per essere stato sempre di sinistra…
MAURO II – Sono stanco di essere vituperato. Voglio essere osannato. Ammirato. Corteggiato.
MAURO I – E le sue vecchie posizioni critiche? La propensione speculativa che ha sempre ammirato nella Fantascienza? Perdersi in questo piattume! Ma andiamo!
MAURO II – Il Nuovo che Galoppa, ma anche la Senilità che Avanza. Eh, il tempo tutto copre e tutto corrode! Si ricorda com’erano un tempo T’Alema e Beltroni? Mai gran che, ma una certa dignità la possedevano…
MAURO I – E io che mi aspettavo da lei mirabolanti rivelazioni. Sorprese, idee nuove e feconde. Dentro quale piccinerie mi sta facendo precipitare?
MAURO II – Non le piacciono?
MAURO I – Per niente. Sanno di vecchio, anzi di stantio! Saranno molto pochi quelli che le leggeranno con piacere.
MAURO II – Saranno molti, invece. Alcuni per convenienza, altri per quieto vivere. Agli uni e agli altri dirò la stessa cosa: che è colpa dei magistrati e dei giornalisti, che io non c’entro, che ho sempre fatto del mio meglio, lo dimostra il modo rapido con cui ho accumulato i quattrini. Sono sicuro che resteranno affascinati, parlo del modo rapido con cui ho fatto i quattrini, e mi crederanno. Vorranno credermi.
MAURO I – Ma lei non è ricco
MAURO II – Lo sarò, ben presto.
MAURO I – Rimane che il tutto è senza senso.
MAURO II – Le avranno le energiche smentite che mi affretterò a dare. Smentirò sistematicamente ogni cosa, anche me stesso. Elogerò la Mafia e l’attaccherò e negherò di averlo fatto. Dirò tutto e il contrario di tutto. A seconda delle giornate, degli umori e dell’uditorio che avrò davanti in quel momento. Parlerò di soldi a chi lavora con i soldi, di occupazione ai disoccupati e di pensioni ai morti di fame. Non terrò nessuno fuori dalla mia campagna elettorale. Né malati, né sani, non ricchi, né poveri. E sostengo che funzionerà. Ha già funzionato. Importante non è quel che si dice, ma come lo si dice. Importante è porgerlo con abbondanti sorrisi, con sicumera, come fosse già fatto. Abboccheranno, mi creda.
MAURO I – Insomma, lei non entra in politica per cambiare tutto, come ci si aspetterebbe da un coerente appassionato di Fantascienza, ma solo per trarne un vantaggio personale…
MAURO II – Le sembra disdicevole tutto questo?
MAURO I – Un pochino discutibile lo è.
A – Non faccia il moralista, chissà quante lei stesso ne ha da nascondere… d’altronde che un candidato mostri notevoli dosi di spregiudicatezza piace agli italiani. Ci sarà da farlo piacere anche ai cittadini del mondo, ma con il sussidio di 15 televisioni, che col tempo diventeranno 150, l’impresa non può certo considerarsi disperata. Anzi, non dispero di campare abbastanza da estendere l’impresa di rieducazione coatta all’intero Sistema Solare.
MAURO I – Ecco che rifà capolino il Fantascientista DOC.
MAURO II – Sono lieto di vederglielo ammettere. L’Utopia mi ha sempre affascinato. L’Utopia è il motore della Storia.
MAURO I – L’Utopia? Pensavo fosse la lotta di Classe.
MAURO II – Ma senza Utopia niente lotta di classe, né Rivoluzione.
MAURO I – Rivoluzione? Ora se ne esce anche con la Rivoluzione!
MAURO II – Certamente. Rivoluzione nel carattere, nelle amicizie, nelle inclinazioni. La mia personale Rivoluzione. La Rivoluzione di me stesso.
MAURO I – Mi vuol mandare al manicomio, vero? Che diavolo vorrebbe significare tutto questo?
MAURO II – Che intendo essere diverso dal passato, togliermi tutti i vizi che hanno ostacolato il mio buon vivere, tutti i vizi di moralismo e sentimentalismo, buon carattere e rispetto per il prossimo, che hanno sempre bloccato ogni mio progresso e ambizione. Basta con l’etica! Basta con l’umanesimo, basta con la correttezza politica. Durezza, ci vuole, colpi bassi, guerra senza esclusione di colpi. Il mezzo che diventa fine. Adottare il sano pragmatismo anglosassone, questa è la parola d’ordine. E, su, via, non si scandalizzi, non serve. Serve ristrutturasi, invece, andare incontro alla realtà, adeguarsi al momento… Nel periodo in cui viviamo la capacità di mentire non è solo utile, ma essenziale alla carriera di un politico. Bisogna che il politico menta e se non ne è capace, apprenda a farlo. È opportuno ch’egli volti gabbana? Se ne metta una multicolore se gli può venire utile! Importante è che sappia scegliere e, soprattutto, sia pronto e tanto agile da salire per tempo sul carro del vincitore. E di animo mite e socievole? Sappia munirsi di solidi unghioni e minacciare chiunque che si frapponga tra lui e il potere. Sappia, soprattutto, inveire contro giornalisti televisivi un po’ invadenti con frasi del tipo “si, contenga, Santargento! “. L’intimidazione mafiosa è alla base di qualsiasi carriera, in quanto connaturata al potere, sia palese che occulto. Ha molti e solidi argomenti per il suo argomentare politico? Se ne sbarazzi, correrà più agile e veloce lungo le impervie vie del successo! Insomma, bando agli ideali, quel che conta è vincere, non gli ideali; e se pure si è tristi, basterà sorridere, il successo arriderà esso pure.
MAURO I – Lo sa che comincio a sentirmi alquanto depresso?
MAURO II – Perché mai? Se ha solo udito il 10% e forse nemmeno, di quel che ordinariamente accade nel nostro paese? Non mi dica che non ha mai sentito parlare, ad esempio, degli esponenti di un importante partito locale che emettono bollettini quotidiani sullo stato delle loro erezioni. Oppure di quell’autorevole esponente, altissima carica dello Stato, che ama giustificare il suo improvviso assentarsi con la necessità di intrattenere rapporti intimi con la consorte. Ma questa è solo la crema, il fior fiore. Dovrebbe parlare con il mio allenatore personale, un certo Ferrara, da non confondere con l’omonimo galantuomissimo peso massimo che campeggia in televisione, a sua volta allenatore della concorrenza, ne udrebbe delle belle!
MAURO I – Allenatore personale? Ma che dice?
MAURO II – Quello che ho detto. Un super esperto che mi addestra all’uso sistematico della menzogna. Non le dico le risate che si faceva quando me ne uscivo con le mie “sparate moralistiche”, come le definisce lui. Ma mi sono emendato. È raro che incorra in certi infortuni. Attualmente il mio Ferrara mi sta allenando alla frottola di serie e alla frottola artigianale. Fino a otto ore al giorno di allenamento. Un vero e proprio tour de force. La frottola mi deve diventare familiare, sostiene. Deve diventare parte di me. Devo essere io la frottola. Io, per il mio successo.
MAURO I – Stando attenti a non esagerare però. Potrebbe rivelarsi controproducente.
MAURO II – Macché! Esagerando invece. Più si esagera e meglio è.
MAURO I – Ma qualcosa di attinente alla realtà dovrà pur dirlo!
MAURO II – Sì, che sono bene intenzionato a approfittare della mia elezione per rubare a man bassa ai poveri per donare ai ricchi. I poveri si arrabbieranno, ma ci penseranno poi i ricchi a calmarli e a indurli a votare per me. I miei stessi avversari, con le loro scipitaggini e le liti da animali da cortile, li spingeranno dalla mia parte. Una volta vinto e iniziato a torchiare ben bene i meno abbienti, se ci saranno proteste non avrò da fare altro che smentire, dire che non è vero, il governo non sta torchiando nessuno, il paese nuota nel benessere, i salari aumentano e che comunque si tratta di un complotto della magistratura, che sono stato frainteso, non volevo dire quello, tutta colpa dei comunisti ecc. ecc.
MAURO I – Le persone intelligenti non ci cadranno.
MAURO II – Non punto su di loro. Punto sugli stupidi e sui disonesti. Sono abbastanza numerosi per eleggermi con una maggioranza Bulgara.
MAURO I – Mamma mia, che cinismo!
MAURO II – Mamma mia che dabbenaggine. Ohé, ma lei in che mondo vive?
MAURO I – Nel suo stesso mondo…
MAURO II – Macché! lei vive sulle nuvole! Come crede dunque si sia formata l’attuale maggioranza? Per mezzo di inviti a feste da ballo e spettacoli di beneficenza? Si svegli, mio caro, che la Pace è finita. Non vede che le Guerre Mondiali si susseguono?
MAURO I – Insomma, anche lei ha cambiato giacchetta. Ora se ne è infilata una di destra.
MAURO II – Nossignore. Una di Centro.
MAURO I – Di centro?
MAURO II – Certamente. Qualunque sia la posizione del politicante il riferimento suo è sempre il Centro. Uguale al Navigante che porge costante attenzione alla Stella Polare il Politico di Razza, di qualunque Specie sia, ha l’occhio costantemente rivolto al Centro. Così operando egli si costruisce una solida fama di politico attento e credibile. Di politico moderno.
MAURO I – Ancora cinismo, e sempre più cinismo. Una volta non era così, o sbaglio?
MAURO II – Non sbaglia. Questo del cinismo costituisce uno dei miei sforzi di acquisizione principale; la via Maestra per accedere alla qualifica di Capo dell’Opposizione. Insieme alla conoscenza dell’Inglese e al sorriso smagliante, 32 denti 32, forma la Triade vincente in ogni competizione elettorale e non.
MAURO I – Ma, il programma?
MAURO II – Gliel’ha già descritto nelle sue linee essenziali. Eccolo riassunto: eliminare gli scaglioni IRPEF più alti, che taglieggiano pesantemente i ceti abbienti; ulteriore svendita del patrimonio pubblico; neutralizzare le velleità dei Giudici d’Assalto, alias Toghe Rosse; mettere la mordacchia a No-Global, Verdi, Comunisti ed Ex-Comunisti; dare mano libero all’imprenditore nell’Impresa, che mi sembra giusto oltre che proficuo. Non le basta?
MAURO I – Ma è esattamente lo stesso programma che ha portato su l’attuale Governo…
MAURO II – Appunto.
MAURO I – Perché allora la gente dovrebbe votare lei?
MAURO II – Perché io prometterò cinque milioni di posti di lavoro, non uno (che cavolo di schifezza sarebbe 1 milione di posti di lavoro? Fa ridere!); io prometterò cinque milioni di pensione minima a ciascuno, anche ai non pensionati; e prometterò, udite udite, novità delle novità, un aumento del prodotto lordo annuo di ben 1’8% annuo, per almeno 10 anni consecutivi. Più degli USA. Non lo trova straordinario?
MAURO I – Straordinarissimo.
MAURO II – Introdurrò anche il giuramento sulla testa dei figli, l’abolizione della tassa sulle Donazioni, che anche quella conviene ai Grandi Elettori; l’abolizione delle sovvenzioni alla Scuola Pubblica in favore di quella Privata; e il superamento a piè pari dei limiti imposti dalla costituzione a questo o quel provvedimento governativo.
MAURO I – Gli italiani non ne saranno felici.
MAURO II – Gli italiani sono troppo occupati con il campionato di calcio per perdere il loro tempo dietro quisquilie quali il rispetto delle norme costituzionali.
MAURO I – E ai suoi vecchi ammiratori cosa darebbe? Ai suoi vecchi lettori ha pensato?
MAURO II – Pensa che dovrei?
MAURO I – Per salvare la faccia.
MAURO II – Beh, potrei donare loro tanti bei modellini di Astronavi, Dischi Volanti, Robotini, Slan, Mutanti, Bem, Mostri Tentacolati, Premiti e altre Facce di Bronzo da collocare in bella vista sulla scrivania… o da appendere al collo.
MAURO I – È un po’ pochino, non trova.
MAURO II – Dice?
MAURO I – Dico.
MAURO II – Vabbé, si può sempre dare avvio a una Biblioteca Universale che contenga tutto lo scibile Fantascientifico, incluso il Fantasy.
MAURO I – Non male, ma ancora insufficiente.
MAURO II – Che ne dice della colonizzazione di Marte?
MAURO I – Questo sì che mi sembra appropriato. Entusiasmante addirittura.
MAURO II – Affare fatto, allora. Ci aggiungo quella di Venere e i voti dei Fantascientisti sono miei! E per di più, li faccio contenti, aprendo subito le iscrizioni alle Liste di Emigrazione Volontaria.
MAURO I – Vuoi dire che ci saranno anche non volontari?
MAURO II – Secondo lei, dove crede che manderò tutti coloro che, Magistrati e Giornalisti inclusi, accenneranno a opporsi alla mia ascesa? Non sono un sanguinario, ma in qualche modo mi devo difendere.
MAURO I (un poco pallido) – I soldi… da dove trarrà i quattrini per rendere possibile tutto questo?
MAURO II – Facile. Tramite finanziamenti la cui origine non sarà mai scoperta ma che a lei posso rivelare: i soldi della Mafia. Comincerò costruendo un intero quartiere abusivo da condonare. Gli enormi profitti accumulati permetteranno il finanziamento della mia campagna elettorale. Massimo un paio d’anni sarò sulla cresta dell’onda.
MAURO I – Non si illuda: le faranno sudare sangue…
MAURO II – E io glielo farò cacare, il sangue. Sangue a fiumi.
MAURO I – Madonna.
MAURO II – Non si spaventi. Dico così solo per entrare nella metafora.
MAURO I – Un’entrata da chiavica, mi perdoni.
MAURO II – Bisogna darsi l’apparenza dell’aggressività, della ferocia incondizionata, altrimenti nessuno ti rispetta…
MAURO I – Doppia chiavica.
MAURO II – È quel che sono i nostri governanti. Tutti. Bugiardi, ignoranti, rozzi, cinici, scostumati, ladri… Ah, ecco, che dimenticavo: questo proprio mi manca. Una condanna penale passata in giudicato. Mi ci vuole proprio!
MAURO I – Ma che dice?
MAURO II – Magari non proprio per furto, ma almeno per falsa testimonianza e magari una seconda per falso in bilancio o per corruzione, condonate o archiviate per sopravvenuti termini di prescrizione, non importa: importante è che ci siano lunghi e annosi processi, ch’io possa strillare alla persecuzione, daje alle toghe rosse! agli assassini in ermellino! ai furfanti filocomunisti! Che pacchia con gli elettori!
MAURO I – Mi sembra matto, mi sembra.
MAURO II – Una fedina penale non troppo pulita ci vuole, ci vuole assolutamente. Insostituibile, direi. Vuoi mettere? Quanti italiani dormiranno più tranquilli sapendo che là in alto c’è qualcuno che la pensa come loro, come loro insofferente a lacci e lacciuoli, magistrati impiccioni e sindacalisti d’assalto! Qualcuno capace di dargliele sode e non si faccia scrupolo di picchiare! Qualcuno che sappia mettere le mani nelle tasche degli altri e abbia argomenti e capacità per affrontare le conseguenze giudiziarie. Mi aspetto un plebiscito, creda.
MAURO I — Ma dico, non si fa un po’ schifo?
MAURO II — Molto schifo. Mi sputo nello specchio tutte le mattine e prendo a schiaffi tutte le sere, infatti; ma in compenso un giorno tutto questo sarà mio: il potere, i soldi, la fama, l’ossequio degli umili e dei potenti, potrò scegliere tra le più belle donne, sposare un’attrice persino, essere al centro dell’attenzione e raccontare barzellette essendo sicuro che gli ascoltatori rideranno. Non le sembra niente, questo?
MAURO I — Non niente: un po’ squallido.
MAURO II — Ma come ragiona? Mi sembra un prete-operaio, mi sembra. Ma che si è messo in testa? D’essere la mia coscienza critica?
MAURO I — Mi scusi, ma quando ci vuole ci vuole.
MAURO II — Ahaa! Che rompiballe. Lei proprio non vuol capire come vanno le cose a questo mondo.
MAURO I — Capisco benissimo che, con tutti i suoi sogni, lei è un poveraccio, un frustato e un depresso: sempre timoroso di perdere soldi molto mal guadagnati.
MAURO II — Aspetta che li guadagni i soldi prima di dirlo. Ho grandi progetti anche nel merito.
MAURO I — Si, lo so, costruendo case mezzo o del tutto abusive. Cementificando quel che resta dell’Italia.
MAURO II — Stia zitto che è meglio. Crede sia quella la mia unica risorsa? Ne ho altre, tante altre. Attualmente sto lavorando a un affaretto che levati… gli avvocati adatti li ho trovati, il giudice malleabile pure. Si tratta di mettere le mani su una grossa azienda, da rilevare con pochi soldi… e inoltre risucchiare l’eredità di una povera orfana, scucendogli per quattro soldi una proprietà di miliardi. Sto per entrare alla grande anche nella pubblicità. Dovrei avere garantita tutta quella controllata dalla Tetrarchia Mafia- Ndrangheta-Camorra -Sacra Corona Unita. Che ne dice?
MAURO I — Che mo’ vomito.
MAURO II — Chi si vorrà impicciare sarà cosparso di pece e cacciato dalla città. I diffusori di notizie false e tendenziose colorati col rosso delle parole e col medesimo rosso messi a tacere.
MAURO I — Beh, glielo dico chiaro e tondo. Non riuscirà a arraffare tutti quei miliardi. Inutile fingere, non ha la tempra adatta. Basta guardarlo in faccia. Non si finga volpe, se a malapena è un pollo.
MAURO II — Me la farò la tempra del truffatore, mio caro, me la farò.
MAURO I — Ma se il massimo di furto a cui sa pensare è consultare a sbafo il quotidiano dall’edicolante? Se lo stesso concetto di miliardi le fa venire il capogiro?
MAURO II — Cosa sta cercando di fare? Di demoralizzarmi? Non ci riuscirà.
MAURO I — Davvero? Mi dica allora come pensa di risolvere il problema delle sue evidenti scarse tendenze criminogene?
MAURO II — Pregando, mio caro. Pregando molto.
MAURO I — Pregando?
MAURO II — Sissignore, non ho altro.
MAURO I — Insomma, ammette di essere non un candidato, ma una schifezza di candidato.
MAURO II — Dice? Verrò sicuramente eletto, allora.
MAURO I — Con tutto il suo cinismo d’accatto, è solo chiacchiere e distintivo. Chiacchiere e distintivo. Un candidato ancora tutto da inventare e senza attendibili requisiti.
MAURO II — Lei è il classico pessimista che vede la parte del bicchiere vuota e mai la piena…
MAURO I — Che mi vuol significare?
MAURO II — Che il problema non è se io sono o non sono un candidato credibile, ma se mi posso spacciare come tale. L’intervisto che le ho concesso fa parte di questa possibilità. Dovrebbe contribuire a costruirmela.
MAURO I – Ma davvero?
MAURO II – Certo. Tutto dipende da lei e da tanti come lei, cioè dal Quarto Potere. Da ciò che dirà e come lo dirà. Insomma da ciò che saprà fare con questa intervista e le tante altre che seguiranno. Insomma se saprà renderla o meno interessante e leggibile. Stia attento, allora. Dichiarandomi inadatto, dichiarando l’intera intervista una schifezza, implicitamente lei azzera il suo stesso lavoro.
MAURO I – Ah! Ah! Ah! Che furbastro! Buttiamo tutto, allora?
MAURO II – No, perché io sono un ottimista, e vedo il resto che lei non vede. Sia come sia qualche buontempone disposto a farsi quattro risate alle spalle del prossimo, o a piangere sulle sue disgrazie, lo si trova sempre! Pubblichi, perciò, pubblichi, se le riesce.
MAURO I (che non ha capito nulla, o ha capito tutto) – Vabbé! Vabbé! Ho afferrato, era tutto uno scherzo, e anche quest’ultime parole, solo ironia, banalissima ironia. Buttare, allora, e butto!… O no?

mauro antonio miglieruolo

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

  • Ho raccolto due interventi (anzi due più una citazione) su questra strana intervista.
    Ecco il primo
    db-1: “Sono molto interesssato ad andarmene su Marte o su Venere; per quanto lì sia dura la vita, non credo che rimpiangerò l’attuale Terra; attendo che Miglieruolo si presenti e offra per il mio pacchetto di voti (ne controllo almeno 180 come quella certa legge…) una ragionevole base di scambio”;
    db-2: “Miglieruolo come Zaphod Beeblebrox? temo di sì, leggete qui sotto questo brano tratto da “Di futuri ce n’è tanti” (di Riccardo Mancini e di un certo db-3);
    “… Diventa auspicabile che venga eletto il peggior presidente possibile, uno così corrotto… che non avrà la tentazione di farsi corrompere. E’ all’incirca quel che immagina l’inglese Douglas Adams in «Guida galattica per gli autostoppisti» (nota 327). Dunque il candidato ideale alla «presidenza della Galassia» – non una cosuccia come gli Usa – sarebbe Zaphod Beeblebrox, «avventuriero ed ex hippy» che Adams presenta così: «Il presidente deve saper provocare scandali. Perciò sceglierlo non è facile: ci vuole una persona che sappia provocare il furore della gente ma che sia in grado di affascinarla. Zaphod è uno dei migliori presidenti che la Galassia abbia avuto: ha già passato in carcere per truffa due dei dieci anni del mandato».

    Di mio aggiungo che ogni riferimento a Zaphod Beerlosconx è fuorviante: purtroppo costui non ha passato un solo giorno in carcere. (db-4)

  • meraviglioso… che ineffabile connubio di fantasia e realtà! Sai che non lo ricordavo il romanzo che citi?

  • P.S. Accetto lo scambio dei 180 voti con un viaggio verso Marte. Ma essendo tu da annoverare tra i sostenitori, a differenza degli altri, riceverai un biglietto che varrà anche per il ritorno. Biglietto attivabile però solo alla scadenza del mandato, quando sarà nuovamente necessario disporre dei tuoi 180 voti.
    Zilphod Beerlosconx il Grande

    • caro zb-ilgrande
      questo non è uno scherzo ma un msg: visto che il mio computer è rotto (almeno fino a mercoledì) e che non recupero il tuo indirizzo… spero che tu legga qui e che mi scriva; così non devo penare per parlarti
      grazie
      e chiedo scusa a chi si aspettava un commento o magari una facezia
      db

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