Michel – The Animals I Am

susanna sinigaglia

Michel – The Animals I Am

Chiara Bersani

La scena che si presenta agli occhi del pubblico è una sorta di tableau vivant in chiaroscuro: Annalisa Frascari su sedia a rotelle elettrica fronte platea; Anna Maria Pes adagiata sul fianco destro di spalle lungo un ripiano; accanto, alla sua sinistra e quindi al centro della scena, Carolina Ellero sdraiata su un tavolo in posizione più elevata, il corpo contorto e il viso di profilo con la bocca spalancata come una figura uscita dal Guernica di Picasso. Tutte e tre le performer hanno malattie diverse che conferiscono al loro corpo una forma particolare, unica.

Dopo un lungo silenzio e un’assoluta immobilità, si leva un lamento che percorre lacerante il palco raggiungendo la platea, seguito da movimenti minimi delle interpreti. Cominciano così impercettibilmente a ridisegnare l’immagine iniziale, coadiuvate dal gioco sapiente delle luci che a loro volta ridipingono il cangiante chiaroscuro. La performance è scandita da tali movimenti modificando continuamente il quadro e la sua visione, quasi in un moto perpetuo. Contemporaneamente, le performer emettono suoni generati da respiri, gorgoglii fino a esplodere in parole gridate in inglese, attraverso le quali trapela il desiderio, intenso, di comunicare con il prossimo in un fraterno abbraccio.

Infine Anna Maria Pes si alza, si mostra al pubblico con il dispositivo che, immagino, le serva per vivere. Scende dal ripiano su cui era adagiata, raggiunge e segue Carolina Eller anche lei in piedi che, spingendo la sedia a rotelle su cui si trova Annalisa Frascari, esce di scena con le compagne.

È stata quasi un’esperienza esistenziale che ho interiorizzato, percepita après coup quando mi si è imposta all’improvviso alla mente l’immagine iniziale.

Questo è il primo lavoro di Chiara Bersani cui mi capita di assistere. E se da un lato mi dispiace che non fosse lei l’interprete diretta della performance, dall’altro è stato interessante vedere la singolarità dell’interpretazione espressa da tre corpi in modo diverso invece che da uno solo.

Non mi è chiaro ancora in che modo il lavoro rielabori i codici della danza classica, come è scritto nella sua presentazione; vi ho visto intanto un grande rigore nella scansione dei tempi e nella scelta della sua durata complessiva, una grande professionalità, e un grande coraggio.

Purtroppo, non è stata autorizzata la pubblicazione di foto dello spettacolo. Perciò, abbiamo scelto di pubblicarne tre dell’autrice in riferimento ad altre tre diverse performance. Infatti, questa è lo sviluppo di L’animale del 2022 e la foto qui di seguito è tratta da Gentle Unicorn, a indicare come la ricerca di Chiara Bersani in relazione a un “sé animale” sia parte integrante del suo lavoro.

Lo spettacolo, presentato nell’ambito del festival Fog di Triennale Teatro, ne ha chiuso la stagione autunnale in attesa di quella invernale – primaverile dal 27 febbraio al 26 aprile.

Susanna Sinigaglia
Non mi piace molto parlare in prima persona; dire “io sono”, “io faccio” questo e quello ecc. ma per accontentare gli amici-compagni della Bottega, mi piego.
Quindi , sono nata ad Ancona e amo il mare ma sto a Milano da tutta una vita e non so se abiterei da qualsiasi altra parte. M’impegno su vari fronti (la questione Israele-Palestina con tutte le sue ricadute, ma anche per la difesa dell’ambiente); lavoro da anni a un progetto di scrittura e a uno artistico con successi alterni. È la passione per la ricerca che ha nutrito i miei progetti.

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