Qatar 2022: aggiornamenti /4

Un articolo di Franco Astengo, un video di Hrw e l’appello alla Rai dei “disarmisti esigenti” sui mondiali della vergogna: dietro le 64 partite ci sono 6500 morti e lavoro schiavistico

MONDIALI E TRISTEZZA

di Franco Astengo

Non è l’assenza dell’ Italia a rendere tristi questi mondiali di calcio.

La scelta del Qatar ha significato il definitivo prevalere del denaro e della geopolitica sulle logiche sportive (valore, quello delle logiche sportive, comunque sempre in difficoltà in queste occasioni).

Ci saranno i tifosi a pagamento come sorta di claque per funzionare da scenario di cartone nei vari stadi in un’atmosfera surreale, rarefatta, quasi da “mondo diverso”.

Saranno i mondiali dello psicodramma comunicativo, che rischia di costare uno sforzo logorante più di quelli compiuti sul piano economico e su quello politico per tradurre una competizione globale in un messaggio favorevole per questo piccolo angolo di mondo segnato dallo sfruttamento, dalle diseguaglianze, da un regime che non tollera la libertà di stampa e la diversità di opinioni e di condizione umana.

Verificheremo quanto si riuscirà a rendere reale l’evento sportivo ma il tentativo in atto è quello di tratteggiare una sorta di versione aggiornata del Truman Show.

Una bella narrazione che non consentirà però di capire quale mai potrà essere il destino di questa finzione organizzata.

E chi mai dovrebbe essere fatto convinto che questo mondiale sarà il migliore di sempre, che marcherà un punto di svolta non solo per il mondo arabo ma a livello globale.

Sarà inutile narrare di un mondiale meraviglioso che si gioca in un Paese bellissimo: il peso dello sfruttamento esercitato sui più deboli e l’estraneità alla storia e alla vita dello sport veleranno comunque di tristezza questi 2 mesi di foot-ball giocato in condizioni estreme.

Un’irrealtà che una montagna di danaro non riuscirà a rendere improvvisamente concreta, allontanando ancor di più il calcio dalla realtà quotidiana e dall’immaginario collettivo: davvero a questo punto è difficile pensare allo sport.

LA “BOTTEGA” SOSTIENE QUESTA INIZIATIVA (dei “Disarmisti esigenti”):

La Rai prima di ogni partita dei mondiali informi sui diritti negati in Qatar

La RAI con un investimento di 200 milioni di soldi anche nostri trasmetterà tutte le partite dei mondiali di calcio in Qatar rendendosi complice di una manifestazione per la cui organizzazione sono stati sacrificati migliaia di lavoratori perlopiù poveri immigrati. Se aggiungiamo che nell’emirato del Qatar sono sistematicamente violati i più elementari diritti dei cittadini chiediamo alla Azienda RAI a titolo di parziale risarcimento morale di informare, prima dell’inizio della trasmissione di ciascuna delle 64 partite,il telespettatore dei tragici costi che ha comportato l’organizzazione della manifestazione voluta dalla Fifa insensibile ad ogni considerazione circa i diritti umani. Per conto nostro invitiamo tutti gli appassionati di calcio a non guardare ne ascoltare le trasmissioni delle partite.

Per sottoscrivere online la petizione promossa dai Disarmisti esigenti:

https://www.petizioni.com/la_rai_prima_di_ogni_partita_dei_mondiali_informi_sui_diritti_negati_in_qatar

 

QUI UN VIDEO CON L’INVITO ALLA FIFA A RISARCIRE I PARENTI DELLE VITTIME

https://comune-info.net/?s=Un+video+di+HRW+contro+lo+sfruttamento+dei+lavoratori+in+Qatar

 

UNA NOTA DELLA “BOTTEGA”

Da quando la FIFA ha assegnato al Qatar i mondiali almeno 6500 lavoratori sono morti mentre costruivano le infrastrutture per le gare.

In Qatar i diritti umani sono quotidianamente calpestati. Ma il Qatar è così schifosamente ricco che i grandi media italiani (schifosamente servi) vedono solo tiri, parate, gol. Problemi? Sangue? Giustizia? Dignità umana?

Lo spettacolo a ogni costo.

Questo piccolo blog ha scelto di stare contro ogni fascismo e questi Mondiali ne sono parte. Abbiamo scritto Boicottare (ogni giorno) i mondiali di calcio in Qatar e così faremo fino al 18 dicembre.

 

Redazione
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