Quando i sans papiers…

… attraversarono a testa alta le frontiere d’Europa

di Milena Patuelli

Sono un gruppo di 150 persone, fra cui molte donne: sono partiti da Bruxelles e hanno già attraversato in marcia Germania, Svizzera, Lussemburgo toccando le città-simbolo che hanno segnato la storia dell’integrazione europea. Sono accomunati dal fatto di risiedere in Europa, molti da diversi anni, senza avere i documenti in regola. Sans papiers, sin papeles, undocumented, Papierlosen, termini che definiscono null’altro che un’irregolarità amministrativa, generata dallo stesso sistema che vorrebbe sanarla, ma che è capace di scatenare in Europa un clima da caccia all’uomo e un apparato di carceri, respingimenti ed espulsioni di massa, aberrante da ogni punto di vista, umano ed economico.

Contro un sistema che vuole i sans papiers sfruttati e invisibili, i marciatori rispondono reclamando: “Libertà di circolazione e di soggiorno per tutti”, proprio mentre le istituzioni europee alimentano la propaganda razzista e danno un’ulteriore prova di immobilismo e disgregazione lasciando ai governi nazionali la facoltà di ristabilire i controlli alle frontiere perfino entro lo spazio Schengen. “L’Europa si difende dai migranti” questo l’avvilente titolo della Repubblica a commento della notizia.

La rivendicazione della marcia deve essere apparsa eccessiva anche per molte enti e associazioni che lavorano a fianco dei (sui) migranti: a Bruxelles l’accoglienza da parte delle più note sigle del mondo anti-razzista è stata tiepida, e le istituzioni della città hanno mostrato i muscoli. Lo spazio riservato all’alloggio dei marciatori, una fabbrica dismessa divenuta proprietà del Cpas, i servizi sociali della città, è stato sgombrato il giorno stesso del loro arrivo: il presidente del Cpas, nonché deputato federale del Partito Socialista, ha preferito gettare per strada 150 persone sotto la pioggia battente piuttosto che dare pubblicamente ospitalità ad alcuni sans papiers. Il solido lavoro di rete a livello di collettivi e realtà auto organizzate ha permesso di trovare fortunosamente altri ripari e la marcia ha potuto proseguire in città per poi spostarsi verso le altre mete dell’Europa, aggregando sempre nuovi sostenitori e rinforzandosi ad ogni tappa.

Un’impresa che sarebbe impossibile ai singoli migranti se privi di documenti in regola, il gruppo è riuscito a superare facilmente le frontiere interne dell’Europa, perfino quella della Svizzera, e sono arrivati il 25 giugno in Italia, dove cammineranno attraverso la Val di Susa. La marcia si concluderà a Strasburgo il 2 luglio, con una grande manifestazione davanti al Parlamento Europeo in cui i marciatori saranno raggiunti da delegazioni di sans papiers e attivisti dei vari Paesi europei. Insieme per denunciare l’impianto repressivo della gestione europea dell’immigrazione e per presentare una piattaforma comune di proposte concrete su diritti e cittadinanza.

Seguite la marcia su http://marcia-europea-dei-sans-papiers.blogspot.fr/

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