«Quasi magico»: gatte, gnomi e universi paralleli
«Arte-terapista»: così si definisce Riana Rocchetta, autrice di questo libro estroso, il suo primo romanzo. Secondo db – che è di parte – si cura scrivendo ma il bello è che riesce a far star bene (un pochino meglio, via) le altre persone che poi la leggono. Qui per esempio non solamente si sorride ma in certi momenti si ride proprio.
Ah, in coda link ad alcuni racconti della suddetta. E il consueto elogio (*) del Marte-dì.
Ovvio che tutti gli animali parlino. Solo uno gnomo confuso, come Tommaso, può dubitarne: del resto abita dalle parti di Bergamo, non è facile. Oltretutto sapremo che suo padre «è morto, schiacciato da una mucca fuori dal Confine in Valcamonica» Chiarito ciò, ecco subito un salto nell’iperspazio con un cagnetto che prende la gatta Mew per sua zia Carla e con Fato (il marito di Fata e il fratello di Caso, è ovvio) che se la squaglia subito.
Attenzione alle «crepe» (come sempre). Ai Talenti smarriti. Alle Gomme Magiche. Ai «custodi» dell’Iperspazio. Alle «non stanze».
La scena è sempre piuttosto affollata: a pag 21 in 13 righe irrompono «Mister Robinson», Babbo Natale «in smoking», Harry Potter, un serpente sibilante, «umani intenti a sognare» e la «vecchia strega» che gioca a nascondino con Hansel e Gretel. «Questa sì che è una festa» pensa Tommaso. Poco più in là «una fatina molto sexi al sax».
Siri è un computer assai sofisticato ma anche «una miniatura di donna» e obbedisce alla «prima legge della robotica secondo Asimov». Poi cambierà sesso ma restando fedele al primo amore.
88793 7407: un numero telefonico? O le coordinate di Betelgeuse?
Un altro numero? Il quarantaduesimo romanzo di Clara intitolato «La risposta a tutto questo». (Spiata del recensore: stan parlando di Douglas Adams senza citarlo, se nò si monta la testa).
«Gli umani sono un disastro» : non sanno neppure comunicare fra loro. E quell’Asimov sarà pure saggio ma due pagine dopo è contraddetto da Einstein.
Ci sono anche Peter Holmes, Giovanni («deputato per tutto l’arco costituzionale»), Vincenza de Gitti («vedova Covoni»), un imprenditore cannibale, «un’Ombra due punto zero», l’Astrovaligia ritratta in copertina e una bambina che mangia le pagine del libro forse più importante che ci sia. Per fortuna un altro testo importante – «Quasi magico» – è scampato al banchetto: le sue 140 pagine sono appena rosicate qui e là ma solo con un mabdf (microscopio a bava di fata) ve ne potrete accorgere.
Fine.
Se vi piace il kaos controllato… è per voi.
Idem se oltre a sorridere…ogni tanto volete persino ridere. Di questi tempi ci vuole.
La copertina è bella mentre le immagini interne non sono tutte azzeccate.
Edizioni Scudo è (sono?) un quattordicenne che sembra ben crescere. Si muove con molte collane nei vari segmenti della letteratura fantastica. Tornerà presto su questo blog perchè, come vedete dalle copertine qui sotto, ripropone uno dei nostri “complici” più amati: MAM ovvero Mario Antonio Miglieruolo.
Qui qualche racconto di Riana Rocchetta: Peace and love… Ci pensa la nonna?, La gita, Che strano Natale in bottega (4 e fine) – «Santa & C», Fritto misto, 10159 e Iperspazio (dove tornano alcuni personaggi del suo attuale romanzo).
(*) Da qualche tempo è ripresa la “buona” abitudine del martedì. Con «di Marte si parte» in “bottega”- ogni martedì – almeno un articolo dalle parti della fantascienza (e/o del fantastico). Ci sarà… SCSP ovviamente, sigla che sta per «Salvo catastrofi sempre possibili». Si accettano, anzi si sollecitano, contributi e critiche, commenti e segnalazioni, al limite invio di libri agli/alle squattrinati/e “martediane/i” che siamo noi.
				
			


