“Senza titolo”

di susanna sinigaglia

“Senza titolo”

Romeo Castellucci

Il salone d’onore della Triennale è tutto tappezzato di bianco e sembra che un pulviscolo bianco si diffonda dalle pareti nell’aria, come una specie di nebbiolina leggera e ovattante. La parte in cui si trova il pubblico è in penombra mentre, di fronte, la parte in fondo alla sala è illuminata. Un’asta dorata è appesa all’alto soffitto; vi si trova davanti una ragazza dai capelli lunghi che scuotendo ritmicamente la testa all’indietro, quasi a prendere la rincorsa, mena energici fendenti sull’asta con la sua chioma.

 

 

 

 

Dopo un certo tempo da dietro una tenda in fondo alla sala, sbuca un ragazzo, sempre dai capelli lunghissimi, e si avvicenda alla ragazza nello stesso gesto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E così fino a vedere entrare e uscire sei performer, con un’interpretazione tutta personale di quel gesto semplice ma intensamente evocativo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La rappresentazione potrebbe andare avanti così all’infinito con le performer che, come flagellanti, percuotono l’asta con i capelli provocandone una profonda vibrazione. Richiamano alla mente antichi riti iniziatici, come suggerisce anche l’uso del bianco: oltre alla flagellazione, gli oscuri sacrifici di fanciulle e fanciulli per ingraziarsi gli dei avversi identificati con gli eventi naturali spaventosi che si abbattevano improvvisi sugli umani indifesi. Pensandoci adesso dopo i recenti terremoti, inondazioni e alluvioni, sembra che quei riti ci riguardino di nuovo in un mondo in cui gli elementi si rivoltano contro un’umanità devastatrice punendo però, e forse come sempre, i meno colpevoli e i più deboli.

https://rullflex.it/storia-e-significato-del-bianco/#:~:text=Infine%2C%20il%20bianco%20vivificante%20dell,tuttora%20le%20vesti%20associate%20a

 

Susanna Sinigaglia
Non mi piace molto parlare in prima persona; dire “io sono”, “io faccio” questo e quello ecc. ma per accontentare gli amici-compagni della Bottega, mi piego.
Quindi , sono nata ad Ancona e amo il mare ma sto a Milano da tutta una vita e non so se abiterei da qualsiasi altra parte. M’impegno su vari fronti (la questione Israele-Palestina con tutte le sue ricadute, ma anche per la difesa dell’ambiente); lavoro da anni a un progetto di scrittura e a uno artistico con successi alterni. È la passione per la ricerca che ha nutrito i miei progetti.

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