Scor-data: 25 settembre 2011
Muore Wangari Maathai di d. b. (*)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
Muore Wangari Maathai di d. b. (*)
Continua a leggereLeopoldo cioè Panga Ngunda; un papa che rubava bambini; un certo Muro (street) che crolla; l’invisibile Cecenia; in hoc signo (chi?) vinces?
Continua a leggeredi Wangari Maathai Durante i trent’anni e più che ho passato come ambientalista e attivista per i diritti democratici, la gente mi ha spesso chiesto se la spiritualità, differenti tradizioni religiose e la Bibbia in particolare mi avessero ispirato e avessero influenzato il mio impegno o il lavoro con il Green Belt Movement (GBM). Consideravo la conservazione dell’ambiente e il
Continua a leggere«Arokoma kuuraga» – che tu possa domire là dove piove – è (l’augurio tradizionale del popolo keniota a una persona morta. Nel suo libro «Solo il vento mi piegherà» Wangari Maathai aggiunse: «per me quel luogo è intriso di rugiada, perciò è verde. Forse il paradiso è verde». Wangari Maathai è morta, per un tumore, a 71 anni. Nobel per
Continua a leggereLe sparano in «un pomeriggio ventoso e fresco di gennaio». La presidentessa Viviana Sanson, al secondo anno di mandato, ha appena terminato di parlare per «il Giorno dell’Uguaglianza in ogni Senso, che il governo del Pie ha aggiunto alla lista delle festività». La sigla Pie sta per «Partido de la Izquierda Erotica» ovvero
Continua a leggeredi Michela Zucca <Non c’è bisogno di lavorare molto: lo smorkie è già lì, nel nodo del cirmolo. Basta scoprirlo, saperselo immaginare. La faccia, gli occhi, la bocca, il naso, la barba… un tocco di sgorbia, una spruzzata di colore, ed è pronto>. Queste le parole di Helmuth Rungladdier, scultore della Val Gardena, mentre parla dei suoi “uomini di legno”:
Continua a leggeredi Maria G. Di Rienzo C’erano una volta le babaylan (“donne mistiche”), le specialiste della comunità filippina nei campi della cultura,
Continua a leggereTuili, piccolo paese della Marmilla Cosa c’entra Tuili, un piccolo paese della Marmilla, in Sardegna, con l’Anno Internazionale delle Foreste?
Continua a leggeredi Gian Marco Martignoni Dopo il successo editoriale ottenuto in Francia con il pamphlet “Perché i mega-ricchi stanno distruggendo il pianeta” , il discorso del giornalista (di Le Monde) Hervè Kempf si fa ancora più esplicito e convincente nel recente libro emblematicamente intitolato “Per salvare il pianeta dobbiamo farla finita con il capitalismo”. Se si considera che Kempf
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