A 20 anni dalla seconda guerra del Golfo

di Alexik (*) Il 20 marzo di vent’anni fa ebbe inizio, sotto l’amministrazione di George W. Bush junior, l’invasione militare dell’Iraq da parte degli USA e dei suoi alleati di Regno Unito, Australia e Polonia[1]. Scatenata col pretesto di (inesistenti) armi di distruzione di massa in mano a Saddam Hussein[2] e di presunte, e totalmente false, complicità del regime baathista
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