Atene – Bruxelles 2015, Praga 1968

di Bozidar Stanisic La sostanza dell’”accordo” Atene – Bruxelles* è paragonabile all’intervento di Mosca sovietica e suoi alleati nell’estate 1968. Chi in quegli articoli vede i carri armati deve essere mandato in manicomio? All’ammalato mentale resterebbe l’unica speranza, consistente in: “Non accendete il televisore, per favore!”   Ma perché il caso Atene 2015 è paragonabile con il caso Praga 1968?  

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Le colpe dei greci

ricorda bortocal che alle banche degli amici, che magari avevano prestato qualche spicciolo dei loro bilanci al governo greco in questi anni, vengono rimessi i debiti (senza nessuna contropartita) per decine di volte l’importo che non viene rimesso ai greci e che il land della Baviera (composto da gente molto tedesca, fino a prova contraria) rinuncia a metà dei soldi

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aspettando il risultato del referendum greco

in questi giorni ci sono stati molti interventi sulla Grecia. ne riproponiamo alcuni, in ordine sparso, nel caso fossero sfuggiti: – “Greci, votate per salvare la democrazia” – I grandi economisti sostengono Alexis Tsipras (qui) – Dalla parte dei greci, subito – Christian Raimo (qui) – La responsabilità di votare No – Theodoros Karyotis (qui) – La scommessa di Tsipras – Luciana Castellina (qui) – L’ultima

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La radice comune del fallimento greco e della strage di Sousse – Francesco Gesualdi

La decisione dell’Europa di strangolare la Grecia e i 39 turisti barbaramente uccisi sulla spiaggia di Sousse, in Tunisia, sembrano fatti così lontani fra loro, eppure niente sta più insieme di loro. Il filo che li tiene uniti si chiama cecità, prima ancora che da parte dei terroristi, da parte dei nostri governanti. Sulla storia del debito pubblico greco, sul ruolo della corruzione

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