Governare la pandemia: traiettorie, margini e opportunità di…

… di un excursus illiberale. di Alessandro Ugo Imbriglia Perché si governa una pandemia? A questa domanda segue una risposta piuttosto ovvia: la pandemia si governa per salvare vite umane. Negli ultimi due anni, questa semplice e incontrovertibile risposta ha esaurito l’intero spazio entro il quale devono essere rintracciate le spiegazioni al quesito iniziale. Tale riduzionismo ha eluso, sul piano

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Abruzzo: ripartenze e assembramenti criminali

di Alessio Di Florio (*) Ripartenza ma c’è chi non si è mai fermato. Quando si inizierà a preoccuparsi degli assembramenti criminali di gente senza dignità? Continuiamo ad indignarci e denunciare criminali e mafiosi senza nessuna dignità, bestie di ieri e di oggi, ovunque. Assembramenti che a noi fanno schifo e ribrezzo. Arriverà mai il giorno che saranno sentimenti diffusi?

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Rileggendo Ivan Illich

79esima puntata dell’«Angelo custode» ovvero le riflessioni di ANGELO MADDALENA per il lunedì della bottega «Transitar le pandemie con Ivan Illich», a cura di Aldo Zanchetta e Gustavo Esteva (marzo 2021, edizioni Hermatena) «Dal momento che la sinistra parla in teoria a nome degli svantaggiati, ci si poteva aspettare che l’anti-lockdown diventasse una questione di sinistra, mentre è avvenuto decisamente

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Fenomenologia della percezione della cima di rapa

di Gianluca Ricciato (*) con un video di Valerio Mastandrea. Una verdura autoctona prodotta senza uso di pesticidi, nell’odierno 2021, viene considerata in tre modi diversi in base alla fetta di società da cui viene percepita, accolta, mangiata e digerita. Prendo un esempio casuale, la cima di rapa, visto che ce l’ho sul fuoco e l’ho appena raccolta dal bancale sinergico

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Cose viste: fra virus, governi e paura

di Julien Coupat et alii (*) Abbiamo visto abolita con uno schiocco di dita la libertà più elementare delle costituzioni borghesi – quella di andare e venire. Abbiamo visto un presidente pretendere di regolare dall’Eliseo i «dettagli della nostra vita quotidiana». Abbiamo visto un governo promulgare dall’oggi al domani delle nuove abitudini, la maniera corretta di salutarsi e anche promulgare

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