1 marzo 1944: sciopero generale e Resistenza

di Franco Astengo
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
di Franco Astengo
Continua a leggeredi Mauro Sonzini (*)
Continua a leggereLa rubrica settimanale (con brevi testi e fotomontaggi) di Chief Joseph: 246esimo appuntamento. “Le analogie fra comunismo e nazifascismo sono evidenti: soppressione della democrazia e delle libertà individuali, introduzione del partito unico e monopolio dello Stato. Ma le differenze sono incommensurabili. L’ideale umanistico di partecipazione può essere criticato, ma neppure lontanamente avvicinato al nazifascismo che è stato il progetto
Continua a leggere…e parlava di calcio nei bar” (*) Furundulla con inserto “Centenario” di voi sapete cosa di Benigno Moi Assodato che le vignette non vanno spiegate… ma sono un sasso buttato come spunto di riflessione, per ogni vignetta almeno un link (forse)
Continua a leggere…Cantando lavoriam – E intanto col piccone il ritmo noi battiam (*) di Benigno Moi Assodato che le vignette non vanno spiegate… ma sono un sasso buttato come spunto di riflessione, per ogni vignetta almeno un link (forse)
Continua a leggere…o-no…? di Benigno Moi Assodato che le vignette non vanno spiegate… ma sono un sasso buttato come spunto di riflessione, per ogni vignetta almeno un link (forse)
Continua a leggeredi Gianluca Cicinelli
Continua a leggeredi Mauro Antonio Miglieruolo La Fantascienza come poesia per immagini, puntata numero 45 Ancora Dick: La Svastica sul Sole, forse il più noto, romanzo del quale si parlerà ancora molto, per il tema eretico (da brivido): i nazifascisti hanno vinto la seconda guerra mondiale; e perché, intelligenza dell’autore, rinuncia a farne un racconto dell’orrore, tentazione che coglie chiunque si avvicini
Continua a leggeredi Claudia Cernigoi (*). A seguire le riflessioni di Francesco Mandarano
Continua a leggereUn ricordo in forma di racconto di Francesco Giordano I sette fratelli Cervi – Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio, Ettore – figli di Alcide Cervi e di Genoeffa Cocconi furono torturati e poi fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia.
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