Leggendo di un giovane afgano semi-assiderato

Lella Di Marco sulla nostra impotenza ma anche sulla speranza nei giorni futuri… con i versi di Vladimir Majakovskij e di Leonardo Sciascia L’altra mattina quando ho letto che è stato lasciato a Imola (proveniente dalla Grecia – rotta balcanica) un altro giovane afgano semi assiderato mi sono venuti in mente questi versi di Vladimir Majakovskij:  Per non essere più vittime  nei covi delle

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Mia madre

di Alessandro Ghebreigziabiher (*) «Non raccontiamo storie da prima pagina.Non siamo stati costruiti per l’Olimpo». Otto anni fa il figlio di Phyllis Omido è deceduto a causa di avvelenamento da piombo tramite allattamento materno. Da allora la donna è diventata la principale attivista anti-inquinamento del Kenya ed è stata minacciata, perfino arrestata e obbligata a nascondersi per la sua incolumità.

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