17 aprile: «il petrolio resti sottoterra»

Quando leggerete questo articolo mancheranno 28 giorni al referendum su trivella selvaggia ed eterna

di Alex Zanotelli (*)

NOtriv-forse

Il 17 aprile dobbiamo tutti/e prepararci ad andare a votare il nostro SI’ per il referendum, proposto da 9 regioni e dai comitati No Triv.

Ricordiamoci: si tratta di un referendum abrogativo di una legge del governo Renzi sulle trivellazioni petrolifere, per cui è da votare SI’ all’abrogazione!

La sola domanda referendaria su cui dovremo esprimerci sarà: «Si può estrarre petrolio fino all’esaurimento dei pozzi autorizzati che si trovano lungo le coste italiane entro le 12 miglia?». Inizialmente erano 6 le domande referendarie proposte dalle 9 regioni (Basilicata, Puglia, Molise, Veneto, Campania, Calabria, Liguria, Sardegna e Marche). Ma la Cassazione ha bocciato l’8 gennaio le altre 5 domande perché il governo Renzi, nel frattempo, aveva furbescamente riscritto due commi del decreto “Sblocca Italia” 2016. Per cui ne rimane una sola.

Le ragioni date dai comitati NO TRIV per votare SI’ sono tante: il pericolo di sversamenti di petrolio in mare con enormi danni alle spiagge e al turismo, il rischio di movimenti tellurici legati soprattutto all’estrazione di gas e l’alterazione della fauna marina per l’uso dei bombardamenti con l’aria compressa.

Ma la ragione fondamentale per votare SI’ è che se vogliamo salvarci con il pianeta dobbiamo lasciare il petrolio e il carbone là dove sono, cioè sottoterra! Il referendum ci offre un’occasione d’oro per dire NO alla politica del governo Renzi di una eccesiva dipendenza dal petrolio e dal carbone per il nostro fabbisogno energetico. Gli scienziati ci dicono a chiare lettere, che se continuiamo su questa strada, rischiamo di avere a fine secolo dai tre ai cinque centigradi in più. Sarà una tragedia.

Papa Francesco ce lo ripete in quel suo appassionato «Laudato Si»: «Infatti la maggior parte del riscaldamento globale è dovuto alla grande concentrazione di gas serra emessi soprattutto a causa dell’attività umana. Ciò viene potenziato specialmente dal modello di sviluppo basato sull’uso intensivo dei combustili fossili (petrolio e carbone) che sta al centro del sistema energetico mondiale».

Il Vertice di Parigi sul clima, il cosidetto COP 21, dello scorso dicembre, lo ha evidenziato ma purtroppo ha solo invitato gli Stati a ridurre la dipendenza da petrolio e carbone. E così gli Stati, che sono prigionieri dei poteri economico-finanziari, continuano nella loro folle corsa verso il disastro. Per questo il referendum contro le trivellazioni diventa un potente grimaldello in mano al popolo per forzare il governo Renzi ad abbandonare l’uso dei combustibili fossili a favore delle energie rinnovabili.

Trovo incredibile che il governo Renzi non solo non abbia obbedito a quanto deciso nel vertice di Parigi ma non abbia ancora calendarizzato la discussione parlamentare per sottoscrivere gli impegni di Parigi entro il 22 aprile. In quel giorno infatti le nazioni che hanno firmato l’Accordo di Parigi si ritroveranno a New York per rilanciare lo sforzo mondiale per salvare il pianeta. Sarebbe grave se mancasse l’Italia.

Per questo mi appello alla Conferenza Episcopale Italiana perché, proprio sulla spinta di «Laudato Si», inviti le comunità cristiane a informarsi su questi temi vitali per il futuro dell’uomo e del pianeta, e votare quindi di conseguenza. Mi appello a tutti i sacerdoti perché nelle omelie domenicali spieghino ai fedeli la drammatica crisi ecologica che ci attende se continueremo a usare petrolio e carbone.

Mi appello alle grandi associazioni cattoliche (Acli, Agesci, Azione Cattolica…) a mobilitare i propri aderenti perché si impegnino per la promozione del SI’ al referendum. «Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti… Gli atteggiamenti che ostacolano le vie di soluzione, anche fra i credenti, vanno dalla negazione del problema all’indifferenza, alla rassegnazione comoda o alla fiducia cieca nelle soluzioni tecniche. Abbiamo bisogno di nuova solidarietà universale. Come hanno detto i vescovi del Sudafrica. I talenti e il coinvolgimento di tutti sono necessari per riparare il danno causato dagli umani sulla creazione di Dio».

Diamoci da fare tutti/e, credenti e non, per arrivare al referendum con una valanga di SI’ per salvarci con il pianeta.

(*) E’ stato scritto evidentemente prima che la Cei, cioè i vescovi, raccogliesse il senso di questa proposta, citando appunto l’enciclica del papa e invitando a informarsi e partecipare (l’esatto opposto di quello che voleva il governo Renzi).

L’articolo di Zanotelli è ripreso da «il manifesto sardo»: /www.manifestosardo.org. Ecco l’indice del numero 211 (16 marzo 2016): SI (Marco Ligas), Contorni: Che fare dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico? (Giulio Angioni), Flessibilità del nuovo capitalismo e precarietà del lavoro (Gianfranco Sabattini), Bds e dintorni. Come la lingua accerchia il dissenso (Omar Suboh) #viajosola (Michela Angius), Ecco il Referendum contro la durata indefinita delle trivellazioni a mare (Stefano Deliperi), 30 anni fa moriva a Parigi la filosofa Simone de Beauvoir (Bastiana Madau), Newroz a Cagliari (Red), Il petrolio resti sottoterra (Alex Zanotelli), Abbattere la cortina di ferro (Guido Viale), I perché del boicottaggio alla Mekorot (Irene Masala), Il progetto immobiliare Sitas a Malfatano Tuerredda (Teulada) riparte (Stefano Deliperi), Giochiamo a segni mossi! (Red).

Qui in “bottega” ogni giorno parliamo del referendum, l’opposto insomma di ciò che fanno i “media di regime” (cioè quasi tutti) uniti nel tacere. Ma bisogna che ognuna/o in questi 28 giorni faccia la sua parte: si informi e informi, racconti in giro cosa accadrà se non si raggiunge il quorum – il piano di Renzi e dei suoi tanti fans è quello – o se si perde il referendum (in teoria possibile, praticamente impossibile). Contro la «dittatura del petrolierato», contro chi vuole giocare con le nostre vite. Aiutateci mandando alla “bottega” informazioni, storie, vignette, immagini… Noi posteremo tutto. (db)

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • Sto preparando una pagina Facebook “Contro le guerre il 17 aprile vota SI “. Ho pubblicato l’ articolo e pubblicherò molto volentieri tutto quello che parlerà del nesso tra le guerre e l’ energia.

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