Gli ultimi giorni della vittima – José Pablo Feinmann

un libro perfetto, lo leggi lentamente per non farlo finire troppo in fretta. un killer rinomato viene contrattato per un lavoro pulito, è il migliore della piazza, non c’entra con la dittatura militare argentina (forse, ma l’orrore era ancora presente). mi ha ricordato due libri posteriori, “L’uomo duplicato”, di Josè Saramago, e “Luce nera”, di Didier Daenincks, e anche un

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Il giorno della madre (La crítica de las armas) – José Pablo Feinmann

il titolo italiano è un po’ diverso da quello originale, ma non si può scegliere e ormai il libro di trova solo nei mercatini dell’usato, purtroppo. il titolo si riferisce a una citazione di Marx: “El arma de la crítica no puede reemplazar la crítica de las armas”. Pablo (casualmente anche il nome dello scrittore) vive nell’inferno di Buenos Aires, negli

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Divertimenti – Eliseo Diego

un taschinabile della casa editrice Fahrenheit 451, del 1999, davvero prezioso, con alcuni racconti di Eliseo Diego. eccone uno: Di Jacques Piove in finissime frecce d’acciaio sull’agonia plumbea del mare, il cui enorme petto a stento ansima. La prora pesante lo fende con difficoltà. All’estremo del silenzi la si sente squarciarlo Jacques, il corsaro, sta a prua. Un rattoppo bisunto gli copre

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L’esatta sequenza dei gesti – Fabio Geda

di Francesco Masala, una storia ai margini, una casa famiglia, dei ragazzini e degli educatori, il mondo è più complicato di quello delle pubblicità televisive, con educatori che sono catchers in the rye, come dice Holden Caulfield: “mi immagino sempre tutti questi ragazzini che fanno una partita in quell’immenso campo di segale eccetera eccetera. Migliaia di ragazzini, e intorno non c’è nessun altro,

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