Un commento

  • domenico stimolo

    MIGRANTI A SANT’ ALESSIO ( prov. Messina) sbarcano, il veliero sbatte sugli scogli.
    I cittadini accorrono per portare sostegno.
    Il generoso popolo siciliano ( al di là delle propagande propagandate) contrasta i razzisti delle destre che gridano all’odio verso gli altri Esseti Umani considerati “diversi”.

    https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/09/10/news/santalessio_barca_di_migranti_sincaglia_negli_scogli_i_cittadini_si_mobilitano_per_aiutarli-365020208/

    Sulla pagina facebook della Rete Antirazzista Catanese – in data 8 settembre – così si legge:
    WELCOME REFUGEES!
    Questa notte, sulla spiaggia di Sant’Alessio Siculo, è successo qualcosa che, da queste parti, in tante, tanti, ricorderemo per parecchio tempo.
    Intorno alle 22.00, mentre io e la mia compagna camminavamo sul lungomare, abbiamo notato una barca, lunga una decina di metri, con a bordo poco meno di un centinaio di persone che si avvicinava verso il bagnasciuga. Nemmeno il tempo di avvicinarci e un boato ha squarciato il silenzio che c’era tutto attorno.
    La barca si era incagliata a qualche decina di metri su degli scogli. E subito dopo, a decine di persone hanno iniziato a buttarsi dalla barca per raggiungere a nuoto la costa.
    Scesə immediatamente in spiaggia, siamo statə catapultate direttamente in uno scenario pazzesco.
    C’erano tantissimə ragazzinə che a fatica stavano raggiungendo la spiaggia, qualcunə chiedeva aiuto in inglese, altrə erano riversə a terra con respiri affannosi.
    Abbiamo portato loro dell’acqua comprata nell’unico ristorante aperto in quel tratto e provato a tranquillizzare tuttə in inglese. Poco alla volta, altre persone si sono avvicinate, abbiamo portato altra acqua, poi vestiti, qualcuno del cibo. Davamo notizie, asciugavamo i loro telefoni, davamo le primissime informazioni. Ho visto ragazze, donne del paese, che prendevano la mano di alcune ragazzine per portarle in luoghi più discreti, stare con loro, aiutarle a cambiarsi. Ho visto giovanissime con gli occhi lucidi provare a rasserenare altre.
    F. ha 16 anni, viene dall’Afghanistan, assieme alla sorella di 13 anni. Erano in mare da giorni, partitə con poco meno di un centinaio di altri e altre connazionali dalla Turchia, con questa barca. Bagnate, spaventate, continuavano a chiederci se ora erano al sicuro. E mentre le prime pattuglie della polizia arrivavano, i suoi occhi si facevano sempre più fitti e stretti con i nostri.
    La metà di loro aveva tra i 13 e i 17 anni, le altre, gli altri comunque meno di 30.
    In poco meno di un’ora, la spiaggia si era riempita di cittadini e cittadine a dare una mano. In maniera completamente autogestita, direi anche spontanea, in molti e molte davano una mano.
    Se non fosse stata per l’autorganizzazione di tuttə noi, beh, non so come sarebbe andata a finire questa nottata.
    Ho già scritto abbastanza, e forse anche troppo, per quanto riguarda il “noi”.
    Sta di fatto che intorno alle due di notte, un bus ha caricato una cinquantina di persone per portarle a Messina. Lì sarebbero poi state spostate in alcuni centri d’accoglienza. E sta di fatto che loro, quelle persone, quasi tutte minorenni, avevano una paura fottuta, i loro occhi erano terrorizzati. Continuando a dirci ” No Camp, true? ” E ancora, sta di fatto, che in moltə ci chiedevano di chiamare famigliari e amici.
    Questo post è molto confuso, lo so. Ho ancora in corpo una notte insonne e tanti, troppi pensieri per la testa.
    Rimane solo tanta rabbia, tanto sconforto, tanta umanità, tanto amore. E tanta semplice solidarietà.
    E ancora, rimangono dentro di me tante domande, tanti punti interrogativi. Abbiamo fatto tutto il possibile? E adesso questi ragazzi, queste ragazze dove sono? Saranno libere di poter scegliere la loro vita? Potranno andare dove vogliono e come vogliono? E i loro diritti? Chi si prenderà cura di F? Ed è giusto pensare queste cose? È giusto pensare o chiedersi chi sarà a prendersi cura di loro? E se avessimo sbagliato? E se forse non avremmo dovuto agire così? E abbiamo fatto bene a dare i nostri numeri di telefono?
    Non lo so, continuo a farmi tante domande. Non ho certezze.
    So solo che il sistema accoglienza è completamente una merda. Che bisogna ripensare e riscrivere tutto. Che le persone devono essere libere di spostarsi, che ogni vita ha una storia, che ogni storia è dignità e autodeterminazione.
    E che nessunə è illegale.
    NESSUNO. NESSUNA.
    In bocca al lupo ragazzə, in bocca al lupo per davvero.
    Luca e Michela
    foto sbarco: https://www.facebook.com/…/pcb…/2136726106489152

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