Algeria: un Paese in fiamme

Sono momenti di dolore e di smarrimento, quelli che vive la popolazione algerina in questa rovente estate del 2021. Tra crisi sanitaria che uccide centinaia di persone al giorno, da una parte; e dall’altra, gli incendi violenti che hanno ridotto in cenere vastissime aree del Nord del paese, in modo particolare nella zona montuosa della Cabilia (centro Nord). Centinaia di Villaggi evacuati, migliaia di ettari di foresta inceneriti, feriti, morti, mancanza di acqua, elettricità, generi alimentari…

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Algeria. Capodanno berbero, tra speranze e paure

di Karim Metref. (pubblicato su “il manifesto” del 12/01/2018) Il 12 gennaio, nei Paesi del Maghreb è Yennayer, il primo giorno dell’anno amazigh (berbero). Come in molte culture, Yennayer è per i nordafricani di cultura amazigh la principale festività dell’anno. In Algeria quest’anno, per la prima volta, la ricorrenza è dichiarata festa ufficiale. Il calendario moderno degli Amazigh segna 2968

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Abc di “Al Hirak”: piccolo lessico illustrato della protesta nel Rif

Dal mese di ottobre 2016, la regione del Rif (Nord del Marocco) è in stato di agitazione. Quasi ogni settimana in alcune città e cittadine della regione, la gente comune esce e manifesta per la dignità, per il rispetto, per un miglioramento delle condizioni di vita. Se ne parla molto poco, ma è un movimento forte e profondo che risale al carattere stesso della regione e alla sua storia millenaria di resistenza.

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Algeria: una lettura dei risultati delle (non) elezioni legislative

di Karim Metref – Pubblicato su Pressenza Giovedì scorso (04 maggio 2017) il popolo algerino, in gran parte, non ha partecipato alle elezioni legislative. L’affluenza è stata bassissima e i risultati previsti si sono confermati. Tutto normale in un Paese che sembra girare in tondo, senza sapere come uscire dal suo stato di smarrimento.

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