Informazione di guerra: l’arma più letale della Nato

di Giorgio Ferrari
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
di Giorgio Ferrari
Continua a leggereLa multinazionale basca rifiuta di indennizzare le comunità indigene i cui territori sono stati inondati il 27 dicembre 2022 a causa dell’apertura improvvisa delle paratoie della centrale idroelettrica di Itapebi, nello stato di Bahía. di David Lifodi
Continua a leggereUn articolo di JA! Justiça Ambiental con l’introduzione di Ecor.Network.
Continua a leggereAlla recente Cop 26 di Glasgow sono cadute nel vuoto le richieste di maggiori aiuti economici per affrontare il riscaldamento globale da parte dei paesi latinoamericani nei confronti degli stati più ricchi del pianeta, mentre cresce il numero dei difensori ambientali uccisi a causa di Stati assenti e conniventi con le imprese legate all’estrazione mineraria, alla costruzione delle dighe e
Continua a leggere… Erdogan che le democrazie non vogliono vedere Appello per Ali Osman Kose; manifestazioni razziste contro i profughi siriani; dighe e diritti; l’anniversario dell’attacco genocida dello Stato Islamico contro la popolazione curdo-yazida; con altri link
Continua a leggereIl presidente del Real Madrid, e della multinazionale spagnola Acs, vuol costruire una centrale idroelettrica sfruttando le acque del fiume Cahabón e costringendo gli indigeni a dover superare veri e propri check-point per potervi accedere. di David Lifodi
Continua a leggeredi Marina Forti (*)
Continua a leggereSpacciate come opportunità di sviluppo, rilancio dell’economia e controllo della criminalità, le “Zonas Estratégicas de Intervención Integral” servono soltanto per aumentare la presenza militare dello stato nelle zone indigene e contadine del paese e permettere alle multinazionali di sfruttare le risorse naturali al riparo da occhi indiscreti. di David Lifodi
Continua a leggerearticoli di Angelo Ravasi e Frascesca Sibani (ripresi da Africarivista e Internazionale)
Continua a leggere… per Eletrobrás e Vale: il Norges Bank ritirerà i suoi investimenti dalle due multinazionali brasiliane responsabili di crimini ambientali di David Lifodi
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