Colombia: la pace totale di Gustavo Petro

Il nuovo presidente scommette sulla pacificazione sociale di un paese distrutto da decenni di politiche neoliberiste e, in particolare, dai suoi predecessori Uribe, Santos e Duque. A fine gennaio dovrebbero riprendere, in Messico, i dialoghi di pace con la guerriglia dell’Ejército de Liberación Nacional. Intanto, Petro ha già cambiato rotta nel rapporto con i movimenti sociali, ma restano forte, nel

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Colombia: cambiamento o status quo?

Oggi, 19 giugno, ballottaggio fra Gustavo Petro e Rodolfo Hernández. Da una parte la visione di uno Stato progressista, dall’altro quella di un Paese che è sempre stato amministrato da un’oligarchia senza scrupoli. Petro e Francia Márquez, costretti a fare i conti con la guerra sporca delle destre, rappresentano il vero cambiamento di una Colombia stremata da violenza e disuguaglianze

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Colombia: sulla strada di Gustavo Petro si intromette Hernández

A sfidare Gustavo Petro, nel ballottaggio del 19 giugno, non sarà l’uribista Federico Gutiérrez, ma Rodolfo Hernández, che ha guadagnato voti grazie alla sua retorica populista e qualunquista e non sarà meno pericoloso dell’ex sindaco di Medellín. Su di lui si riverseranno i voti delle destre e dell’oligarchia che si aggrappa a questo ingegnere civile di 77 anni per mantenere

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Colombia: la guerra sporca contro Gustavo Petro

L’ex sindaco di Bogotà, leader della coalizione di sinistra del Pacto Histórico, costretto ad annullare per alcuni giorni la sua campagna elettorale a seguito delle minacce di attentato da parte dei paramilitari. La destra duqueuribista alza la tensione per evitare ciò che preannunciano i sondaggi, ossia la vittoria di Petro nelle presidenziali del prossimo 29 maggio. di David Lifodi

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Il mondo contadino colombiano e la scommessa per un nuovo Paese

di Lautaro Romero [Il 28 aprile 2021 migliaia di colombiani, in gran parte giovani, sono scesi nelle strade contro una riforma tributaria che mirava a gravare il carico fiscale sulle famiglie più povere del paese, che rappresentano la metà della popolazione. La pressione popolare ha obbligato il governo di Iván Duque a ritirare la riforma dopo quattro giorni dall’inizio delle

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