La miniera, la fabbrica e il negozio. Dinamiche globali della “transizione verde”

… e sue conseguenze nel “triangolo del litio”/8 di Alfons Pérez, Bruna Cañada, Marta Pérez, Josep Nualart (*) Continua da qui. 5.3. Accelerare le fonti di finanziamento equo Quando si considerano le azioni per la transizione, ci si deve interrogare anche sulle fonti di finanziamento. Riguardando le politiche di emergenza adottate per mitigare e contenere gli effetti della pandemia e

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Giornate mondiali Sfratti Zero

Appello alle Ri-Esistenze Solidali degli abitanti, resistere per esistere, dare risposte ed accogliere le vittime delle crisi, facendo fronte al fallimento annunciato  dell’Obiettivo di Sviluppo 11.1. In corso iniziative diverse in tutti i continenti, a partire dal primo Convegno Internazionale online “La sfida dell’Intelligenza Solidale all’Intelligenza Artificiale per il Diritto ad Abitare” – 31/10/2023.

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Dal “Commodities Consensus” al “Decarbonization Consensus” / 1

di Breno Bringel, Maristella Svampa (*) Viviamo in un momento decisivo, caratterizzato da un elevato livello di fragilità e incertezza di fronte all’emergenza climatica e ai molteplici rischi globali e possibili risvolti futuri. La narrativa di stabilità, governabilità nazionale e governance globale creata negli ultimi decenni da attori egemonici si è sbriciolata: prima con la crisi del 2008 e poi

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La lotta delle donne Dayak per proteggere le foreste

di Annisa Nur Fadhilah – Solidaritas Perempuan Indonesia La storia di un gruppo di donne nel Kalimantan chiamato “Hurung Hapakat”, che significa “Lavorare insieme”. Collettivamente, e scontrandosi contro una seria repressione, hanno recuperato alcune terre dalle piantagioni di palma da olio per rivendicare anche la loro sovranità alimentare, dignità e saggezza. E non sono le sole. I popoli indigeni Dayak

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Cosa stanno negoziando Ue e Tunisia ?

Sembra in dirittura d’arrivo il memorandum  di intesa fra Tunisia e Unione Europea, con l’arrivo a Tunisi di Ursula von der Leyen, del premier olandese Mark Rutte assieme a Giorgia Meloni. I termini dello scambio sono chiari: il salvataggio dal tracollo economico di un paese sull’orlo della bancarotta in cambio di forniture energetiche (green ?) e la militarizzazione del Mediterraneo

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