Lettera aperta a Moni Ovadia

A seguito di una sua dichiarazione pubblica sull’eccidio del 7 ottobre in cui ha affermato: “E’ diritto e dovere di un popolo occupato ribellarsi agli occupanti. Se poi all’interno di quell’azione legittima sono stati perpetrati crimini contro l’umanità, verranno giudicati” e che 400 civili sono stati uccisi da “fuoco amico”. di Sergio Sinigaglia (*)
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