L’accordo Italia-Albania e la nuova frontiera dell’esternalizzazione

I centri forse operativi a novembre. Forti le preoccupazioni sulla tutela dei diritti e la sicurezza delle persone coinvolte. di Kristina Millona (1) La fine dei lavori di costruzione dei centri italiani in Albania che era stata stabilita per il 20 maggio, slitta a novembre. Ad aggiudicarsi la gestione dei centri di “accoglienza e trattenimento” nei siti di Shëngjin e

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Non solo il Beccaria. Il carcere minorile va chiuso

di Paolo Bellati (*) In rete, sui giornali, in radio e in televisione si trovano le testimonianze di tutti, del personale che al Beccaria opera, dei familiari dei detenuti, degli ex detenuti, dei pubblici ministeri che stanno conducendo le indagini, dei sindacati degli agenti penitenziari, i pareri dei giornalisti, dei sociologi e dei ricercatori che si sono occupati di carcere

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Dal carcere di Opera

Quelli che seguono sono i messaggi ricevuti dai familiari dei detenuti del carcere di Opera e segnalati ad emergenzacarcere@gmail.com  (rete composta da Yairaiha, Bianca Guidetti Serra, Legal Team, Osservatorio Repressione, Lasciatecientrare). “Ho appena sentito un familiare che non riesce nemmeno a parlare, è stata chiamata dalla cognata che le ha detto che i suoi nipoti sono stati picchiati a Opera

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Marocco, Hirak del Rif: il re é nudo

Un approfondimento di Tahar Lamri Il Comitato delle Famiglie dei Prigionieri di Hirak (movimento) Popolare del Rif  – nord est del Marocco –  ha minacciato in un comunicato (in arabo) diffuso lunedì 25 settembre di inasprire e diversificare le forme di protesta se la direzione della prigione Okacha di Casablanca, dove sono rinchiusi gli attivisti di Hirak, non cessa le

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Abc di “Al Hirak”: piccolo lessico illustrato della protesta nel Rif

Dal mese di ottobre 2016, la regione del Rif (Nord del Marocco) è in stato di agitazione. Quasi ogni settimana in alcune città e cittadine della regione, la gente comune esce e manifesta per la dignità, per il rispetto, per un miglioramento delle condizioni di vita. Se ne parla molto poco, ma è un movimento forte e profondo che risale al carattere stesso della regione e alla sua storia millenaria di resistenza.

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