Gaza: «We are not numbers»
Ogni giorno i telegiornali italiani che si degnano di parlare del genocidio palestinese citano migliaia di civili morti a Gaza come fossero solo numeri. Non si attardano a raccontarci le loro vite, i loro amori, i loro meriti, i loro sogni.
“We are not numbers” raccoglie le loro storie, contrastando il processo di disumanizzazione che le riduce solo a una fredda contabilità, funzionale al progetto di annientamento.
Ne riportiamo alcune che evidenziano uno degli aspetti del genocidio: quello di privare un popolo della sua ricchezza umana anche sul piano scientifico, artistico e culturale.
Storie da affiancare a quelle della poetessa Heba Abu Nada e della pittrice Heba Zagout.
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Sabato 2 dicembre 2023, dopo la fine della tregua umanitaria temporanea tra Hamas e Israele, il dottor Sufyan Tayeh e i suoi familiari sono stati uccisi a seguito di uno bombardamento aereo israeliano che ha preso di mira l’area di Al-Falouja a Jabalia, a nord di Gaza, lasciando dietro di sé un sanguinoso massacro.
Il Dr. Sufyan Tayeh era un accademico palestinese, rettore dell’Università Islamica di Gaza, oltre che un pioniere della fisica teorica e della matematica applicata.
Nel marzo 2023 è stato nominato titolare della Cattedra UNESCO per le Scienze Fisiche, Astrofisiche e Spaziali in Palestina.
Nel 2021 era stato inserito nella “World Ranking of Top 2% Scientists”, la classifica dei più importanti scienziati del mondo creata dagli esperti della Stanford University.
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Lubna Alyaan era una musicista prodigio di 14 anni.
Aspirava a raggiungere il successo internazionale come violinista, rappresentando orgogliosamente Gaza.
Era una diligente studentessa al The Edward Said National Conservatory of Music-GAZA Branch, dove mostrava la sua abilità musicale sul violino.
Il 21 novembre 2023, Lubna, insieme a 45 membri della sua famiglia allargata, che includevano i suoi genitori, fratelli e altri, è stata assassinata da un bombardamento israeliano.
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I pesanti attacchi aerei hanno impedito ai vicini di aiutarla. Anche le squadre di soccorso non sono state in grado di assisterla perché la città era sotto assedio.
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Ora la responsabilità di ricostruire la città ricade sulle spalle di quelli fra loro che sono sopravvissuti.
Tragicamente, ha subito ferite da schegge nel corpo e nel fegato, rimanendo in coma per circa una settimana prima di unirsi nella morte a sua sorella Heba.
Aveva ottenuto con successo una borsa di studio Chevening, un importante premio offerto dal governo britannico a studenti eccezionali, che gli aveva permesso di conseguire un Master in Gestione Sanitaria nel Regno Unito.
Nonostante gli sforzi disperati della famiglia per salvare Maisara, l’assenza di attrezzature di salvataggio ha reso il soccorso impossibile.
Fin da bambino aveva dimostrato un’eccezionale capacità di studio, eccellendo in medicina e bioscienza. Aveva conseguito una laurea in farmacia e poi il dottorato in analisi biomedica.
Come professore specializzato in microbiologia presso l’Università Islamica di Gaza, Mohammed Shobeer è stato determinante nella creazione del Dipartimento di Scienze Mediche del laboratorio universitario.
E’ stato preside della Facoltà di Scienze e successivamente rettore dell’Università Islamica. Sotto la sua guida, l’istituto è fiorito, ampliando le sue offerte accademiche e ottenendo riconoscimenti sia a livello regionale che internazionale. Il professor Mohammed era famoso come tutor di giovani menti, che guidava ispirandole verso l’eccellenza.
Amato dai suoi amici, era un chitarrista e un laureato in psicologia. Voleva fare lo psicoanalista.
Oltre a studiare si era dedicato all’attivismo sociale attraverso l’iniziativa “We Are Not Numbers”, collaborando con i suoi scritti anche con il Palestine Chronicle.
Youssef è stato ucciso assieme a vari suoi familiari da un bombardamento israeliano che ha colpito la casa della sua famiglia.
In questo articolo del gennaio 2023, aveva raccontato del suo tentativo di rassicurare il padre sulla possibilità di recuperare la terra e ripiantare gli alberi distrutti da un’offensiva israeliana su Gaza: Who will pay for the 20 years we lost?
I suoi contributi letterari includono un romanzo pubblicato dal titolo “Se sono dormienti” e la raccolta di poesie “Be a Phoenix”.
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