Intervista all’anarchico israeliano Ilan Shalif

L’intervista che segue è stata condotta dalla rivista libertaria greca Aftoleksi all’anarchico ebreo Ilan Shalif. Nato nel 1937, Shalif può essere descritto come la storia vivente dell’anarchismo in Israele. È stato membro dell’organizzazione socialista israeliana Matzepn. Dopo lo scioglimento del Matzpen, Shalif ha continuato le sue attività, partecipando ad altre iniziative in Israele, come Anarchists Against the Wall (Anarchici contro

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Mai indifferenti. Voci ebraiche per la pace – Parole e oltre

susanna sinigaglia Maiindifferenti. Voci ebraiche per la pace Parole e oltre Milano, Casa della cultura, 14 aprile 2024     Questo il titolo dell’incontro pubblico, promosso da chi ha elaborato l’appello “Maiindifferenti. Voci ebraiche per la pace”, per tentare di sviscerare alcune tematiche dirimenti e non rimandabili di fronte alla situazione sempre più drammatica in cui sta precipitando Gaza, con

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Cos’è cambiato tra la guerra d’Algeria e il massacro in corso a Gaza?

Nelle prime settimane di gennaio, sono stato in Algeria. Una passeggiata tra le vie del Centro città mi rimanda indietro nel tempo alla Guerra d’Algeria, poi mi riporta ai giorni di oggi, al massacro in corso nella striscia di Gaza e nei territori palestinesi occupati.  cosa è cambiato tra quei giorni e questi, mi è venuto da chiedere.

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A Gaza continuano a uccidere i palestinesi, col sostegno dell’Uccidente

articoli, video, immagini di Gideon Levy, Alberto Negri, Alessandro Orsini, Hamas, Manlio Dinucci, Jonathan Ofir, Osservatorio Euro-Mediterraneo, Elena Basile, Matteo Saudino, Alastair Crooke, Ephrem Kossaify, Paolo D’Arpini, Pepe Escobar, Emmanuel Todd, Antonio Cipriani, Disarmisti esigenti, Antonio Gibelli, Chappatte, Beppe Corlito, Latuff, Triestino Mariniello, Naomi Klein

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Il piano per la futura Gaza: controllata da USA e Tel Aviv

Israele non vuole a Gaza l’ANP. Nei piani un governo civile formato dai palestinesi non ostili a Tel Aviv. Per controllare gli aiuti, una forza internazionale guidata da USA, Paesi dell’Europa occidentale e Stati arabi considerati “moderati”. Israele non vuole a Gaza l’ANP. Nei piani un governo civile formato dai palestinesi non ostili a Tel Aviv. Per controllare gli aiuti,

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