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La Bottega del Barbieri

‘Feminist Africa’ – Estrattivismo, Resistenza, Alternative

dell’Institute of African Studies
Traduzione di Ecor.Network.

Questo numero [liberamente scaricabile] della rivista “Feminist Africa”, titolato Estrattivismo, Resistenza, Alternative, segna il passaggio della rivista dal suo luogo di nascita, l’African Gender Institute dell’Università sudafricana di Cape Town, all’Institute of African Studies dell’Università del Ghana, ad Accra. Dopo tre anni di pausa, Feminist Africa è tornata con una nuova veste istituzionale, una nuova struttura editoriale e un nuovo sito web.

Come recita l’editoriale di questo numero monografico, di Charmaine Pereira e Dzodzi Tsikata, “l’estrattivismo si riferisce al fenomeno coloniale e imperialista di lunga data dell’accumulo di ricchezza estraendo un’ampia gamma di risorse naturali dai paesi colonizzati in Africa, Asia e Americhe ed esportando questa ricchezza nelle metropoli. Le risorse naturali coinvolte sono petrolio, gas e minerali, oltre alle risorse estratte dall’agricoltura, dai semi, dalla terra e dall’acqua. Questo è il processo al centro del cosiddetto “sviluppo”, processo che lascia i paesi ex colonie sottosviluppati e impoveriti. Le comunità colpite devono affrontare la violenza del sequestro della loro terra e delle loro risorse, il disfacimento dei legami sociali e la distruzione degli ecosistemi (Gudynas, 2010; Acosta, 2011; Ye et al., 2020). Ciò che rende l’estrattivismo un processo distinto all’interno del capitalismo contemporaneo è l’allontanamento dall’accumulazione attraverso la proprietà e il diretto controllo sui siti di produzione, come nel capitalismo industriale. L’accumulazione avviene invece in un sistema globale dove i centri operativi che controllano i flussi di risorse e servizi, li estraggono dai luoghi di povertà, concentrando la ricchezza altrove (Ye et al., 2020). L’estrattivismo e le sue conseguenze sono altamente di genere, ma il suo trattamento in letteratura è generalmente cieco rispetto al genere (WoMin, 2013, 2015). Questo numero presenta analisi femministe delle diverse manifestazioni dell’estrattivismo in Africa, della resistenza alle sue conseguenze e delle alternative perseguite.”

E ancora, “in lotte autonome e in alleanza con gruppi progressisti, le femministe stanno sfidando e resistendo alle ideologie che sostengono l’estrattivismo e il suo trattamento delle risorse naturali – non solo petrolio, gas e minerali – ma anche terra, foreste, raccolti e acqua. Le femministe hanno dimostrato che l’estrattivismo si basa sullo sfruttamento estremo dei corpi delle donne e del lavoro delle donne in modi noti e distruttivi.
Restando insubordinate all’ingiustizia, le femministe possono trarre ispirazione l’una dall’altra per sfidare l’avidità e la corruzione inerenti all’interesse personale delle aziende e all’ordine capitalista (Govender, 2020). Mentre immaginano alternative, la teoria e la pratica femministe devono, ora più che mai, essere in sintonia con il flusso in corso in realtà complesse e stratificate. In un contesto di un futuro incerto, con divisioni di genere, classe, generazione, religione, razza, orientamento sessuale e altro, le femministe in tutta l’Africa – e non solo – stanno immaginando un mondo nuovo, che ponga benessere e dignità di tutt* al centro delle relazioni in mutamento tra i popoli e il pianeta. Il sapere femminista, i movimenti e l’organizzazione, sono fondamentali per questa visione.”


Contenuti

  • Editoriale: Estrattivismo, Resistenza, Alternative — di Charmaine Pereira e Dzodzi Tsikata 
  • Contestualizzare l’estrattivismo in Africa — di Charmaine Pereira e Dzodzi Tsikata 
  • Reclamare la nostra terra e il nostro lavoro: la resistenza delle donne all’Agricoltura estrattivista nel sud-est del Ghana — di Gertrude Dzifa Torvikey 
  • Le “Cenerentola” del nostro Mozambico desiderano parlare: Una prospettiva femminista sull’estrattivismo — di Teresa Cunha e Isabel Casimiro
  • “Camminare nella schiavitù con gli occhi aperti”: lo spazio per resistere alle Colture geneticamente modificate in Nigeria — di Charmaine Pereira 
  • Verso la costruzione di economie di vita femministe — di Donna Andrews 
  • Tributo per M.O. e l’eredità che ci ha lasciato: un omaggio al professor ‘Molara Ogundipe — di Adedoyin Aguor
  • WoMin – il Viaggio dall’Iniziativa di Ricerca ad una Alleanza Ecofemminista Africana — di Margaret Mapondera e Samantha Hargreaves
  • Diritti globali – Genere sulle agende estrattive — di Abiodun Baiyewu
  • Solidarietà femminista nella resistenza all’estrattivismo e alla costruzione di Alternative – Charmaine Pereira parla con Marianna Fernandes e Nzira de Deus

Recensioni

  • “Negoziare l’equità di genere nel sud del mondo: le politiche della Politica della Violenza Domestica” di Sohela Nazneen, Sam Hickey, Eleni Sifaki, (a cura di) — di Shireen Hassim 
  • “Le donne e la guerra a Boko Haram: mogli, armi, testimoni” di Hilary Matfess — di Títílope F. Ajàyí

‘Feminist Africa’, Volume 2, Issue 1 –
“Extractivism, Resistance, Alternatives”
Institute of African Studies, University of Ghana, Aprile 2021 – 196 pp.

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alexik

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