Honduras: il femminicidio è una nuova pandemia

Secondo l’Observatorio de la Violencia dell’Universidad Nacional Autónoma de Honduras (UNAH), nel paese centroamericano ogni 23 ore una donna viene uccisa in maniera violenta.

di David Lifodi

L’Honduras è il secondo paese del Centroamerica dove si registra la più alta percentuale di episodi di violenza contro le donne.

A confermarlo è l’Observatorio de Derechos Humanos de las Mujeres del Centro de Derechos de Mujeres, che sottolinea come la situazione sia ulteriormente peggiorata in tempi di pandemia. I periodi di lockdown hanno esacerbato la violenza sulle donne, di carattere prevalentemente domestico, e le disuguaglianze sociali e di genere si sono ulteriormente accresciute.

Il rapporto dell’Osservatorio evidenzia inoltre che molte donne, impiegate in qualità di domestiche o in lavori informali, hanno perso il lavoro e, proprio la maggiore permanenza tra le mura di casa ha accresciuto i casi di violenza familiare o intrafamiliare nei loro confronti.

Sulle scarse denunce alla polizia dei casi di violenza pesa, da parte delle donne, la scarsa fiducia nelle istituzioni, il terrore di essere vittime di rappresaglie da parte dei loro persecutori e, infine, il senso di vergogna percepito all’interno delle comunità, dove spesso, oltre ad essere vittime, sono percepite anche come delle poco di buono.

Nel 2020, il Sistema Nacional de Emergencias ha registrato quasi 59.000 chiamate, già tante per un paese piccolo come è l’Honduras. Inoltre, informa l’Observatorio de Derechos Humanos de las Mujeres del Centro de Derechos de Mujeres, a seguito di un sondaggio tra 145 rappresentanti delle Oficinas Municipales de la Mujer e delle Redes Nacionales contra la Violencia hacia las Mujeres, sono stati molti i tribunali rimasti chiusi a causa del dilagare dell’emergenza sanitaria, soprattutto nei dipartimenti di Yoro, Valle, Cortés, Lempira, Islas de la Bahía e Copán, e questo ha permesso a molti responsabili delle violenze di farla franca.

Negli ultimi dieci anni il numero dei femminicidi in Honduras non è mai diminuito. A farne le spese, in particolar modo, casalinghe e studentesse tra i 20 e i 29 anni, ma anche adolescenti e bambine vittime di violenza sessuale.

L’Observatorio de la Violencia dell’Universidad Nacional Autónoma de Honduras (UNAH) segnala che in Honduras ogni 23 ora una donna viene uccisa in maniera violenta. In Honduras i femminicidi si sono trasformati in una sorta di ulteriore pandemia e la maggior parte dei crimini commessi finisce per restare senza colpevoli.

Le donne fanno le spese della crescente insicurezza, instabilità e violenza presente Honduras in tutta la regione centroamericana.

Nell’ultimo decennio sono state ben 4.707 le donne assassinate, di cui 710 tra il 2019 e il 2020, ma sono preoccupanti anche i numeri delle vittime di violenza politica, come ricorda l’ Observatorio de la Violencia Política.

A questo proposito è significativo ricordare il caso di Vicky Hernández, uccisa il 29 giugno 2009 a San Pedro Sula all’epoca del colpo di stato che destituì Manuel Zelaya e che da allora ha condannato il paese a dover fare i conti con una serie di governi autoritari e repressivi. La Corte Interamericana de Derechos Humanos ha condannato lo Stato honduregno per la morte di Vicky, donna trans del Colectivo Unidad Rosa ed esponente di spicco della comunità lgbt, sul cui omicidio non è mai stata condotta una seria attività investigativa.

La discriminazione sistematica dello Stato nei confronti delle donne e delle organizzazioni lgbt rappresenta l’ennesimo segnale del disprezzo delle istituzioni honduregne nei confronti delle organizzazioni popolari, ma, soprattutto, verso la questione di genere.

David Lifodi
Sono nato a Siena e la mia vera occupazione è presso l'Università di Siena. Nel mio lavoro "ufficioso" collaboro con il sito internet www.peacelink.it, con il blog La Bottega del Barbieri e ogni tanto pubblico articoli su altri siti e riviste riguardo a diritti umani, sindacalismo, politica e storia dell’America latina, questione indigena e agraria, ecologia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *