Panama trasformata in base militare Usa

Nuevos Horizontes 2018 sancisce il ritorno degli Stati uniti e rappresenta una provocazione per tutto il continente

di David Lifodi

Nuevos Horizontes 2018 non è il programma politico di qualche partito di sinistra candidato alle elezioni in un qualsiasi paese latinoamericano, ma la denominazione dell’accordo tra Stati uniti e Panama che sancisce il diritto di condurre esercitazioni militari a 415 uomini dell’esercito a stelle e strisce fino al prossimo 15 luglio. I militari beneficeranno dei privilegi tipici dei diplomatici, potranno importare beni senza dover sottostare alle tariffe doganali e, sotto la copertura di un’operazione spacciata come “missione umanitaria”, i marines torneranno a Panama.

Inutile dire che l’accordo tra Panama e Stati uniti, tenuto segreto il più possibile, non solo ha provocato le proteste dei movimenti sociali panamensi, ma ha destato forte preoccupazione in tutta l’America latina, soprattutto perché Nuevos Horizontes 2018 viola il Trattato di neutralità, la Costituzione di Panama e il diritto internazionale.

In particolare, l’articolo V del Trattato di neutralità stabilisce che esclusivamente Panama ha il diritto di mantenere forze militari a controllo del Canale e la presenza dell’esercito statunitense significa che non solo la sovranità sul Canale stesso è a rischio, ma anche il possibile utilizzo di Panama come base per attaccare i paesi latinoamericani refrattari a piegarsi a Washington, a partire dal Venezuela. Inoltre, Nuevos Horizontes 2018 viola il Trattato di neutralità perché non verrà rispettata né la demilitarizzazione straniera né il libero transito. Quanto alla Costituzione di Panama, la sua violazione è ancora più clamorosa. In primo luogo, Nuevos Horizontes fa parte di una serie di note verbali né discusse né approvate dall’Assemblea legislativa, pur non rispettando la sovranità territoriale e gli interessi nazionali. In seconda istanza, la mancata discussione ufficiale nella sede deputata, l’Assemblea legislativa, implica un aspetto ancora più grave, contrario al diritto internazionale: il suolo panamense potrà essere utilizzato dagli Stati uniti per attentare contro la sovranità di Stati terzi e, per quanto si tratti di un’ipotesi assai improbabile, se il Venezuela venisse attaccato avrebbe il diritto di rispondere proprio a partire da Panama. Non va nemmeno sottovalutato il fatto che Panama, un paese invaso impunemente dagli Stati uniti, oggi si renda complice di eventuali attacchi militari condotti dal suo territorio nei confronti di altri paesi della Patria Grande di bolivariana memoria.

Il diritto a svolgere esercitazioni militari in territorio panamense gli Stati uniti se lo sono conquistati con la forza. Nel comunicato verbale dell’11 dicembre 2017 l’ambasciata statunitense ha inviato al Ministero degli esteri di Panama un comunicato in cui dettava le proprie condizioni, non negoziabili, a proposito della presenza di militari Usa. Tutto ciò non può non riportare alla memoria di molti che negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso gli Stati uniti installarono a Panama la famigerata Escuela de las Américas, dove si sono formati decine e decine di militari che poi hanno agito in nome di quelle dittature responsabili delle peggiori stragi in tutto il Cono Sur del continente e in Centroamerica, giustificate per frenare la “minaccia comunista”.

Le esercitazioni militari si terranno a Darién, Veraguas, Coclé e in qualsiasi altro luogo gli Stati uniti lo ritengano opportuno. Nonostante a livello ufficiale si parli di accordo verbale tra Stati uniti e Panama, Nuevos Horizontes 2018 assomiglia di più ad un vero e proprio diktat che lo stesso governo panamense ha però ritenuto “accettabile”. Se il trattato Torrijos-Carter aveva sancito il ritiro di 14 basi militari Usa da Panama, che erano servite per condurre delle vere e proprie aggressioni in tutto il continente latinoamericano, Nuevos Horizontes 2018 rappresenta un pericolo passo indietro di cui le istituzioni e l’opinione pubblica panamense non si sono resi conto. La stampa, probabilmente su indicazione del governo, ha deciso di tacere sia sulla presenza dei militari statunitensi sia sui veri motivi di queste esercitazioni, fin quando il quotidiano panamense Crítica, non ha iniziato a parlare degli accordi tra le diplomazie dei due paesi dopo che peraltro erano già filtrata sui social network. Lotta al crimine organizzato, cooperazione e scambio reciproco sulla sicurezza dovrebbero caratterizzare, almeno ufficialmente, la missione militare, ma Nuevos Horizontes 2018 non può non destare sospetti.

Da tempo si parla di un possibile attacco militare contro il Venezuela, ma a impensierire gli Stati uniti c’è anche l’Honduras, dove la popolazione non ne vuol sapere di accettare la frode elettorale ratificata dalla stessa Casa bianca in occasione delle ultime elezioni presidenziali, senza contare la necessità di tenere sotto controllo l’immigrazione proveniente dal Centroamerica. Gli Stati uniti hanno ripreso la política de las cañoneras nei confronti dell’America latina e le esercitazioni militari a Panama rappresentano un’odiosa provocazione per tutto il continente, che rischia di tornare ad essere il tristemente conosciuto patio trasero.

David Lifodi
Sono nato a Siena e la mia vera occupazione è presso l'Università di Siena. Nel mio lavoro "ufficioso" collaboro con il sito internet www.peacelink.it, con il blog La Bottega del Barbieri e ogni tanto pubblico articoli su altri siti e riviste riguardo a diritti umani, sindacalismo, politica e storia dell’America latina, questione indigena e agraria, ecologia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *