Naufragi nell’infinito: fra Recanati e il mondo

Fabrizio Melodia ricorda Giacomo Leopardi 29 giugno 1798: buon 202 naufragi nell’infinito al poeta e filosofo Giacomo Leopardi. Fra passeri solitari, ermi colli, sovrumani silenzi, pastori erranti, passeggeri disincantati, islandesi sfortunati e la nature un po’ bastarda, ancora oggi ci fa emozionare, discutere, sbadigliare (alcune persone sì) e piangere insigni specialisti, malcapitati studenti ma anche curiosi di ogni genere. “Er

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Memorie dei dannati della terra

di Alexik (*)   “Là, dov’era più umido fecero un fosso enorme e nella roccia scavarono nicchie e le sbarrarono alzarono poi garitte e torrioni e ci misero dei soldati, a guardia ci fecero indossare la casacca e ci chiamarono delinquenti infine vollero sbarrare il cielo … non ci riuscirono del tutto altissimi guardiamo i gabbiani che volano”. (Sante  Notarnicola, Galera. Favignana

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