«La via di Laura Conti»

Mario Agostinelli sul libro di Valeria Fieramonte
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
Mario Agostinelli sul libro di Valeria Fieramonte
Continua a leggere… diffondere conoscenze, da incoraggiare» di Barbara Bonomi Romagnoli e Marina Turi Poco dopo l’elezione a Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in una delle prime uscite pubbliche affermò: «Ricordo in Italia le battaglie ambientaliste di Laura Conti, medico, partigiana e deputata, che si distinse particolarmente nel denunciare le responsabilità politiche e imprenditoriali dopo il disastro di Seveso». Ma chissà quante
Continua a leggere47esima puntata dell’«Angelo custode» ovvero le riflessioni di ANGELO MADDALENA per il lunedì della bottega
Continua a leggererecensione di Gian Marco Martignoni al libro di Marina Forti
Continua a leggereUna mostra e altre iniziative dal 27 al 29 aprile e le riflessioni di GIANNI SARTORI a quasi 30 anni dall’esplosione
Continua a leggeredi SALVATORE PALIDDA (*) Vent’anni di potere leghista e delle destre (con un po’ di ex-sinistra): la pianura padana è la regione d’Europa più inquinata e con più neo-schiavitù di immigrati razzializzati.
Continua a leggeredi Remo Agnoletto, di Alexik, di Daniele Biacchessi, di Energu, di Fabio De Sicot, di Fabrizio Melodia e di Mauro Antonio Miglieruolo (*)
Continua a leggereSeveso: cronistoria di un disastro (e di un crimine) di Remo Agnoletto (*)
Continua a leggeredi Alexik Cari e care. Posso immaginare cosa stiate provando dopo il verdetto della Cassazione sulla strage alla Thyssenkrupp, che nega l’omicidio volontario e rinvia gli atti alla Corte d’Assise d’Appello per la «rideterminazione delle pene». Dolore, rabbia. Per quanto mi riguarda, l’unica sensazione che mi manca è lo stupore. La sostanziale impunità dei colpevoli di morti operaie o disastri
Continua a leggereUna nube tossica si sprigiona dall’ Icmesa di Seveso. di Daniele Biacchessi (tratto da: La fabbrica dei profumi Baldini Castoldi Dalai, 1995), con nota finale di Alexik. Sabato 10 luglio 1976. Sono le 12,37. Una nube preme forte verso l’alto, accompagnata da un sibilo violento che rompe quel silenzio d’estate. Proviene dall’Icmesa, una fabbrica chimica posta tra la ferrovia del
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